Processo per l'assassinio di un'adolescente condanna due imputati, la giuria non riesce a raggiungere il verdetto per il terzo.

Traduzione di Stefano Maselli
Fonte: NTAC - USA

HAYWARD CA - Il secondo processo per l'assassinio di un'adolescente transgender, Gwen Araujo, si è concluso con due dei tre imputati giudicati colpevoli di omicidio di secondo grado. Purtroppo, la giuria giunta ad un punto morto per 9 giurati contro 3 sul giudizio del terzo imputato è stata incapace di esprimere un verdetto per Jason Cazares.

Il sostituto procuratore distrettuale Chris Lamiero ha cercato di ottenere la condanna di tutti e tre gli imputati per omicidio di primo grado con aggravante di crimine commesso per odio (discriminazione?), ma entrambe le cose sono state rifiutate dalla giuria. La giuria ha concordato sul fatto che sia Michael Magidson che Jose Merel sono colpevoli di omicidio di secondo grado. C'è stata una certa misura di sollievo e gioia nella famiglia e nella comunità transgender per il fatto che due dei tre siano stati condannati, ma è stato "meno di una piena giustizia", secondo Vanessa Edwards Foster, leader del National Transgender Advocacy Coalition (NTAC).

La giuria ha rigettato la difesa del "panico da transgender" sostenuta dal legale di Michael Magidson, Michael Thorman.  Essa ha inoltre rifiutato di credere che  Jose Merel abbia soltanto dato un "colpetto" con una pesante padella sul capo di Gwen Araujo, senza causarle alcun grave danno. Comunque hanno creduto ad altre testimonianze diversive, come ad esempio la tesi secondo cui (gli imputati) temessero per la loro vita a causa della presunta minaccia di Araujo di un "castigo" da parte di suoi amici facenti parte di una banda, che un  membro della famiglia chiamava "BS".

Araujo era nata maschio, con il nome di Edward ma si identificava e viveva al femminile. Gli imputati, che la conoscevano come Lida, la incontrarono e la invitarono a una festa nell'estate del 2002. Attratti dalla vivace adolescente, Magidson e Merel ebbero esperienze sessuali con lei.

La questione scoppiò nelle prime ore del 4 ottobre 2002, in una discussione a casa di Merel che sollevò sospetti in merito al genere di Araujo.  Dopo averla picchiata e strangolata per sei ore, seppellirono il suo corpo in una fossa poco profonda in un parco statale a più di 100 miglia di distanza. 

L'assenza di aggravante per crimine commesso a causa dell'odio ha spiazzato molti di coloro che hanno seguito il processo. "E' stata una sorpresa per molti, perchè è stata la scoperta del fatto che lei fosse transgender a portare all'assassinio quella notte", dice l'attivista locale Shelly Prevost, che sta girando un documentario sull'omicidio Araujo e sul processo.

Altri erano più concentrati sulla loro reazione al fatto che il crimine per odio sia stato rigettato. "Quanto vistosamente deve una persona disprezzarne un'altra, quanto potenziale distruttivo dev'esser misurato in un atto violento prima che qualcuno si convinca di un crimine per odio?" ha chiesto Foster di NTAC. "Questo fatto sottolinea ancora una volta la necessità che la legge si doti di un'articolazione molto meglio definita riguardo la protezione per i crimini commessi per odio esplicito e specifico" ha aggiunto. "Noi continuiamo a venir "manovrati" da un linguaggio legislativo e "archiviati" nel non poter ottenere condanne per violenza causata dalla discriminazione. Questo è più che frustrante!"

"Sentire che l'aggravante per il crimine commesso per odio è stata respinta è stato un crimine per odio (discriminazione) esso stesso" ha dichiarato rabbiosamente la zia di Araujo, Imelda Guerrero. "E' bianco contro nero, classico crimine per odio" ha aggiunto, specificando che la famiglia "davvero non comprende perchè la giuria l'abbia respinta, ma sente che è stato profondamente ingiusto!"

L'incapacità della giuria di raggiungere un verdetto sulle imputazioni a Jason Cazares ha colpito molte persone. "E' stato surreale, ancora non posso crederci. Mi sento intontita", ha detto Imelda Guerrero dopo aver udito la mancanza di verdetto per Cazares. "Sono furiosa, ma non so cosa fare, o contro cosa dirigere la mia rabbia. Ciò che maggiormente mi rende furiosa", ha aggiunto la Guerrero, "è sapere che tre giurati non si sono convinti al di la del ragionevole dubbio che Jason Cazares era colpevole."

Foster di NTAC pensa che la mancanza di condanna a Cazares sia stato un "testamento per le abilità di legale di Tony Serra, non uno scagionamento basato sull'innocenza.  In nessun modo  Jason Cazares può essere parte innocente in tutto questo. Giustizia non è stata fatta, e questa famiglia deve passare attraverso un terzo processo". Serra, il difensore di Cazares, non potrà rappresentare il proprio cliente in un terzo processo, in quanto ha lui stesso problemi legali e dovrà a sua volta essere incarcerato a fine anno. 

Tuttavia, persino senza l'aggravante di crimine per odio e la condanna a Cazares c'è stato ottimismo. "Nulla riporterà in vita Gwen" dice la madre di Araujo, Sylvia Guerrero in una conferenza stampa seguita al processo. "Ma perlomeno questo è un passo verso la conclusione."

"Abbiamo fatto qualche progresso, abbiamo ottenuto due condanne per omicidio," ha detto Imelda Guerrero. "E questo vuol dire che la vita di Gwen significava qualcosa! Dobbiamo fare molta informazione, ma non molleremo!"   Ha aggiunto anche , "continueremo i nostri sforzi per fare tutto ciò che possiamo per far sì che cose del genere non accadano a nessun altra persona transessuale in nessun luogo al mondo.

"Per la comunità trans, abbiate fede, le vostre vite non scorreranno senza essere notate, e meritate di essere trattati con rispetto e dignità."

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Fondata nel 1999, NTAC - the National Transgender Advocacy Coalition - è un'organizzazione per i diritti civili che lavora per stabilire e mantenere i diritti di tutte le persone transessuali, transgender, intersessuali perchè possano vivere e lavorare senza la paura di subire violenza o discriminazione.