Fonte: Catholic News Service
Autore: John Norton
Via: TGV_Advocacy mail list
http://groups.yahoo.com/group/tgv_advocacy
Data: 14 Gennaio 2003
Luogo: Vaticano
Oggetto: Novità

IL VATICANDO DICHIARA CHE L'OPERAZIONE DI CAMBIAMENTO DI SESSO NON CAMBIA IL GENERE SESSUALE DELLE PERSONE
di John Norton, Catholic News Service

CITTA' DEL VATICANO - Dopo anni di studio, la congregazione della dottrina vaticana ha inviato ai responsabili della Chiesa un documento confidenziale nel quale si conclude che le procedure di "cambiamento di sesso" non cambiano il genere sessuale di una persona agli occhi della chiesa.

Di conseguenza, secondo una fonte che conoscerebbe il testo originale, il documento istruisce i vescovi di non modificare mai il sesso registrato nei libri battesimali delle parrocchie e spiega che i Cattolici che si sono sottoposti alle procedure di "cambio di sesso" non possono sposarsi, essere ordinati preti o partecipare alla vita religiosa.

Il documento è stato completato nel 2000 e spedito "sub secretum" (sotto segreto) ai rappresentanti del papa in tutti i paesi al fine di fornire ai vescovi una guida di base "caso per caso". Ma quando è diventato chiaro che molti vescovi non ne erano ancora a conoscenza, nel 2002 la congregazione l'ha alla fine inviata al presidente della conferenza episcopale.

"Il punto chiave è che l'intervento chirurgico (sui transessuali) è così superficiale ed esterno che non cambia la personalità. Se la persona era maschio, rimane maschio. Se era femmina, resta femmina", dice la fonte.

Il vescovo Wilton D. Gregory di Belleville, III, presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha inviato un breve comunicato ai vescovi statunitensi in ottobre con il quale venivano informati del documento Vaticano e nel quale vi era un sunto riguardante le relative istruzioni: non modificare le registrazioni battesimali parrocchiali, con l'eccezione di trascrivere una notazione a margine quando ritenuta necessaria.

Il vescovo Bishop ha scritto: "La la rettificazione della legge civile per un credente non cambia la propria condizione canonica, che è maschio o femmina, così come determinato al momento della nascita".

Il testo Vaticano definisce il transessualismo come un disordine psichico per il quale il codice genetico e le caratteristiche fisiche sono inequivocabilmente di un sesso ma nel quale ci si sente di appartenere al sesso opposto. In alcuni casi, il bisogno è così forte che la persona si sottopone ad un'operazione di "cambio di sesso" al fine di acquisire gli organi sessuali esterni del sesso opposto. I nuovi genitali non hanno funzioni riproduttive.

Le conclusioni del documento chiudono un area di speculazioni controverse che sorsero in Italia, alla fine degli anni '80 quando un prete annunciò pubblicamente di essersi sottoposto all'intervento di "cambio di sesso".

Dato che la Chiesa insegna che solo gli uomini possono essere ordinati preti, la questione posta sui giornali del tempo era se un prete che aveva fatto l'intervento di "cambio di sesso", rimanesse un prete - la risposta è "si" - e se una donna che aveva fatto il percorso opposto potesse essere ordinata - la risposta è "no".

Una fonte Vaticana ha dichiarato che il testo è stato preparato fondamentalmente dal prete gesuita "Urbano Navarrete, professore di legge canonica in presso L'Università Gregoriana di Roma, attualmente in pensione.

Nel 1997, Padre Navarrete scrisse un articolo sul transessualismo su un'autorevole rivista di legge canonica, testo che è stato consultato dalla congregazione dottrinale su casi specifici riguardanti transessualismo ed ermafroditismo.

Il prete ha declinato l'invito a parlare di questa storia al Catholic News Service.

Le specifiche del documento Vaticano includono:

- Un analisi della liceità morale dell'operazione di "cambiamento di sesso". Concludendo che la procedura potrebbe essere moralmente accettabile in alcuni casi estremi se esiste una probabilità medica che lo stesso "curerà" il tormento interiore del paziente.

Ma una fonte vicina al documento dice che le recenti evidenze mediche suggeriscono che nella maggior parte dei casi la procedura (di cambio di sesso. ndt) aumenta le probabilità di depressione e di disturbi psichici.

- una disposizione che dà ai superiori religiosi l'autorità amministrativa di espellere un membro della comunità che si è sottoposto alla procedura di cambio di sesso. Nella maggior parte dei casi di espulsione dalla vita religiosa, il superiore può istruire un processo.

- La raccomandazione di trattamento psichiatrico e consulenza spirituale per i preti transessuali. Suggerisce che essi possano continuare ad esercitare il loro ministero privatamente se non causa scandalo.

- La conclusione che coloro i quali si sottopongono all'interento di "cambio di sesso" sono candidati inadatti per il farsi prete e per la vita religiosa a causa della loro instabilità mentale.

- La conclusione che le persone che si sono sottoposte ad intervento di "cambio di sesso" non possono celebrare un matrimonio valido, o perché essi sposerebbero qualcuno dello stesso sesso agli occhi della chiesa o in quanto il loro stato mentale fa sorgere dubbi sulla loro capacità di fare e sostenere i propri voti matrimoniali.

- L'affermazione della validità dei matrimoni in cui un partner che in seguito ha cambiat sesso, a meno che il tribunale della chiesa non determini che la predisposizione transessuale fosse precedene alla cerimonia matrimoniale.

Copyright 2003: Catholic News Service/U.S. Conference of Catholic Bishops

 

>>> Source: Catholic News Service
>>> Author: John Norton
>>> Via: TGV_Advocacy mail list
http://groups.yahoo.com/group/tgv_advocacy
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>>> Date: Jan. 14, 2003
>>> Location: Vatican
>>> Item: News
>>> Title: Vatican says 'sex-change' operation does not change
person's gender

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Vatican says 'sex-change' operation does not change person's gender


By John Norton Catholic News Service


VATICAN CITY (CNS) -- After years of study, the Vatican's doctrinal congregation has sent church leaders a confidential document concluding that "sex-change" procedures do not change a person's
gender in the eyes of the church.

Consequently, the document instructs bishops never to alter the sex listed in parish baptismal records and says Catholics who have undergone "sex-change" procedures are not eligible to marry, be ordained to the priesthood or enter religious life, according to a source familiar with the text.

The document was completed in 2000 and sent "sub secretum" (under secrecy) to the papal representatives in each country to provide guidance on a case-by-case basis to bishops. But when it became clear that many bishops were still unaware of its existence, in 2002 the congregation sent it to the presidents of bishops' conferences as
well.

"The key point is that the (transsexual) surgical operation is so superficial and external that it does not change the personality. If the person was male, he remains male. If she was female, she remains
female," said the source.

Bishop Wilton D. Gregory of Belleville, Ill., president of the U.S. bishops' conference, sent a brief letter to U.S. bishops in October informing them of the Vatican document and highlighting its
instruction not to alter parish baptismal records, except to make a notation in the margin when deemed necessary.

"The altered condition of a member of the faithful under civil law does not change one's canonical condition, which is male or female as determined at the moment of birth," Bishop Gregory wrote.

The Vatican text defines transsexualism as a psychic disorder of those whose genetic makeup and physical characteristics are unambiguously of one sex but who feel that they belong to the opposite sex. In some cases, the urge is so strong that the person undergoes a "sex-change" operation to acquire the opposite sex's external sexual organs. The new organs have no reproductive function.

The document's conclusions close one area of controversial speculation that arose in Italy in the late 1980s when a priest publicly announced he had undergone a "sex-change" operation.

Given church teaching that only males can be validly ordained priests, the question posed in newspapers at the time was whether a priest who undergoes a "sex-change" operation remains a priest -- the answer is "yes" -- and whether a woman who undergoes the procedure can be ordained -- "no."

A Vatican source said the text was prepared largely by Jesuit Father Urbano Navarrete, now a retired canon law professor at Rome's Gregorian University.

In 1997, Father Navarrete wrote an article on transsexualism in an authoritative canon law journal and has been consulted by the doctrinal congregation on specific cases involving transsexualism and
hermaphroditism.

The priest, citing confidentiality rules, declined to speak on the record to Catholic News Service for this story.

The Vatican document's specific points include:

-- An analysis of the moral licitness of "sex-change" operations. It concludes that the procedure could be morally acceptable in certain extreme cases if a medical probability exists that it will "cure" the
patient's internal turmoil.

But a source familiar with the document said recent medical evidence suggested that in a majority of cases the procedure increases the
likelihood of depression and psychic disturbance.

-- A provision giving religious superiors administrative authority to expel a member of the community who has undergone the procedure. In
most cases of expulsion from religious life, the superior must conduct a trial.

-- A recommendation of psychiatric treatment and spiritual counseling for transsexual priests. It suggests they can continue to exercise their ministry privately if it does not cause scandal.

-- A conclusion that those who undergo sex-change operations are unsuitable candidates for priesthood and religious life because of mental instability.

-- A conclusion that people who have undergone a sex-change operation cannot enter into a valid marriage, either because they would be marrying someone of the same sex in the eyes of the church or because their mental state casts doubt on their ability to make and uphold their marriage vows.

-- An affirmation of the validity of marriages in which one partner later undergoes the procedure, unless a church tribunal determines that a transsexual disposition predated the wedding ceremony.

END


01/14/2003 2:33 PM ET

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Bishops