Processo di femminilizzazione del viso

 

Uno degli aspetti fondamentali nel percorso delle ts mtf è sicuramente il processo di femminilizzazione ( consentitemi il termine ) del proprio viso.
Un viso femminile è sicuramente un biglietto da visita importante nell’inserimento all’interno della società con cui una persona transessuale si appresta ad interagire con la propria nuova identità.
Il ricorso alla chirurgia estetica è sicuramente un traguardo cui tante transessuali aspirano ma che richiede oltre a tanto denaro anche tanta attenzione e maturità.
E’ altresì importante sottolineare in questo contesto che la chirurgia estetica non è un passo obbligato e che frequentemente in seguito alle terapie ormonali molte transessuali raggiungono un aspetto estremamente femminile e che ,aiutate sicuramente da caratteri ereditari favorevoli , non necessitano di alcun ritocco al proprio volto.
In quest’ottica la chirurgia estetica diventa unicamente uno strumento di miglioramento delle proprie condizioni estetiche e non di stravolgimento del proprio viso.
Il rispetto per se stesse è fondamentale quando ci si appresta a modificare una parte del proprio corpo, è importantissimo : accettarsi per ciò che si è , amare talvolta i propri difetti e limitarsi a perfezionare quei lati magari troppo spigolosi, addolcendo i propri lineamenti senza cadere nell’errore di voler cambiare completamente faccia trasformandosi nella caricatura di sé stesse. 

FFS

 Negli Stati Uniti, in alcuni paesi dell’Europa , e dell’Asia ,si definisce col termine di Facial Feminization Surgery ( frequentemente troverete la sigla FFS ) un intervento sempre più diffuso all’interno della comunità transessuale di modifica dei tratti maschili del volto in tratti femminili eliminando le tracce delle proprie origini biologiche.
Ci sono delle differenze di base tra il cranio maschile e quello femminile.
Le donne hanno generalmente un mento più appuntito rispetto agli uomini mentre il naso è generalmente più prominente nell’uomo che nella donna.
Anche la forma della fronte differisce tra i due sessi soprattutto nell’area delle arcate sopracciliari ed al centro della fronte.
La modifica del contorno del viso utilizzata nella FFS , modificando anche l’angolazione delle mandibole ed aumentando la sporgenza degli zigomi, permette di migliorare la femminilità del volto di una transessuale.
Ovviamente il tipo di intervento ed il numero delle aree del viso coinvolte  variano a seconda del caso , per cui questa tecnica prevede una serie di valutazioni mediche ma anche artistiche , radiografie , misurazioni antropologiche del viso, fotografie e la realizzazione di maschere facciali .
E’ quindi molto importante in questo genere di intervento la pianificazione da parte di medico e paziente su come intervenire e che tipo di modifiche effettuare sul volto al fine di raggiungere un risultato soddisfacente.
La modifica della fronte spesso viene associata all’innalzamento delle tempie ( tramite lifting )  e l’avanzamento del cuoio capelluto.
L’intervento prevede il riposizionamento della cavità frontale in una posizione più arretrata cui si aggiunge talvolta il sollevamento della fronte.
Per le tempie invece si provvede ad una riduzione di circa 2-3 centimetri della distanza tra le stesse e la linea dei capelli, generalmente negli uomini tale distanza è di circa 7-8 centimentri , nella donna di 5, tramite quindi un incisione nell’attaccatura dei  capelli è possibile riposizionare la linea di inzio dei capelli conferendo un aspetto più femminile talvolta utilizzando anche piccoli innesti di capelli.
Per il rimodellamento degli zigomi e la realizzazione quindi di zigomi più sporgenti si ricorre all’utilizzo di protesi, introdotte quasi sempre tramite la bocca e quindi senza alcuna cicatrice esterna.
Il mento assume un ruolo fondamentale in quest’intervento : l’obiettivo è quello di passare da un mento più allungato verso il basso , abbastanza rotondo e poco prominente, tipicamente maschile ad un mento più stretto , più appuntito e leggermente più sporgente ( in genere viene associato alla rinoplastica nel ottica di migliorare il profilo della paziente .
Questa parte dell’intervento può richiedere semplicemente l’utilizzo di protesi o in alcuni casi un intervento sulla struttura ossea con conseguente riposizionamento del mento.
Per quanto riguarda invece il contorno inferiore del viso nelle parti laterali si provvede generalmente ad intervenire sull’angolo delle mandibole diminuendo la massa muscolare e l’osso della mandibola, il tutto senza alcun intervento esterno ma tramite delle incisioni all’interno della bocca.
Si tratta di un intervento di circa tre-quattro ore , i cui risultati sono apprezzabili a partire dalla quarta-sesta settimana.
La modifica del naso rappresenta uno degli aspetti generalmente più comuni in questi interventi e prevede per l’appunto una sensibile riduzione, associando ,in presenza di difficoltà respiratorie, l’intervento a fini estetici ad un intervento di correzione delle deformità che causano tali problemi.
Concludo con l’intervento sulla cartilagine tiroidea , il cosiddetto pomo d’adamo, la riduzione di quest’ultimo è oramai quasi un imperativo del processo di femminilizzazione , poiché rappresenta un tratto esclusivamente distintivo del genere maschile.
L’intervento avviene tramite una piccola incisione trasversale con conseguente riduzione della cartilagine e può essere effettuata anche separatamente in anestesia locale.
Tutti gli interventi sopracitati costituiscono in molti casi un unico intervento , effettuato quindi in un'unica trance la cui durata può variare dalle 9 alle 12 ore, e con tempi di guarigione che generalmente arrivano a due settimane.
Ovviamente come già specificato in molti casi i risultati diventano evidenti soltanto dopo alcuni mesi dall’intervento , proprio per la complessità e l’elevato numero di modifiche apportate al volto.
Per quanto riguarda i costi invece vi consiglio di fare una valutazione in base ai risultati di persone a voi note e di fiducia, ed affidarvi a personale assolutamente esperto ,la cui serietà è comprovata da una clientela pienamente soddisfatta.
Gran parte delle indicazioni raccolte in questo documento provengono da una sintesi del dottor Douglas Ousterhout, noto in America per gli ottimi risultati conseguiti ma soprattutto per l’attenzione e la cura meticolosa verso le problematiche transessuali.
E’ interessante verificare alcuni risultati di questo processo , visitando i siti di alcune transessuali americane che si sono sottoposte a quest’intervento e mettono la propria esperienza a disposizione di chiunque voglia maggiori informazioni sull’argomento:

http://ai.eecs.umich.edu/~mirror/FFS/LynnsFFS.html
: l’esperienza di Lynn Conway con successivi link che dettagliano tutti gli step del suo intervento e la degenza, ed alcune valutazioni sulle esperienze di diverse transessuali
http://tsresource.info/
  : l’esperienza di Sally, il notevole cambiamento , evidente nelle foto disponibili sul sito, ed alcune interessanti informazioni sulle proporzioni del viso.
http://www.europeants.org/surgeons/italiano/index.html
: elenco abbastanza dettagliato dei chirurghi che effettuano l’intervento di FFS in tutto il mondo ed eventuali recapiti telefonici e di posta elettronica
http://www.europeants.org/surgeons/results/noorman_van_der_dussen/kate/
: l’esperienza di Kate, transessuale belga, anche in questo caso interessante documentazione fotografica
http://www.hamiltonlabs.com/FacialSurgery.htm
: l’esperienza di Nicole Hamilton sia con FFS che con  il Laser Skin Resurfacing
http://www.geocities.com/dianetvtn/Before-After.jpg
: l’esperienza di Diane Long e le foto del cambiamento.