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COMUNICATO STAMPA (22 febbraio 2006)

“SENZA IL VOTO DI GAY, LESBICHE, TRANS,
DELLE LORO FAMIGLIE, AMICI, COLLEGHI

L'UNIONE RISCHIA DI PERDERE LE ELEZIONI”

 

Siamo molto, troppo vicini alla data della presentazione ufficiale del programma dell'Unione ed anche alle elezioni stesse per scherzare.

Quasi tutte le Associazioni GLBT (Gay, Lesbiche, Bisex, Trans) hanno precauzionalmente ritirato non solo l'appoggio attivo, ma anche l'indicazione di voto a favore dell'Unione se non vi sarà una modifica scritta del programma in tema di PACS. Una modifica scritta che contempli la presenza di alcuni specifici diritti che dovranno essere presenti in una legge che regolamenti le “coppie di fatto”.

Questi diritti sono noti e sono il minimo essenziale affinché ci si possa sentire cittadine e cittadini italiani e pertanto anche elettori.

Non solo. L'Unione dovrebbe pronunciarsi anche sugli altri punti delle nostre rivendicazioni, almeno un accenno, o un cenno di consenso generale alla nostra piattaforma minima che abbiamo chiamato “primavera dei Diritti Civili”.

 

Senza i nostri voti l'Unione rischierà di perdere di nuovo le elezioni

Perché?

  • Perché tutto il movimento questa volta è orientato a NON cedere e a mettere al primo posto il diritto ad una cittadinanza piena di gay, lesbiche e transgender;
  • Perché mai come ora lo “scollamento” fra movimento “GLBT” organizzato e tutte le persone gay, lesbiche e trans è stato vicino allo zero (andate a leggervi i blog e i forum su internet, anche i più leggeri, per rendervene conto);
  • Perché la “conta” delle persone GLBT votanti è almeno di 2 milioni di persone, ovvero 2 milioni di voti;
  • Perché mai come ora amici, parenti, colleghi, vicini di casa, anche cattolici praticanti, ci sono stati così vicini moralmente e mai così disponibili a difendere i nostri diritti tanto immediatamente comprensibili alla gente comune, quanto “azzeccagarbugliati” dall'Unione;
  • Perché pensare che sia meglio seguire Papa Ratzinger, sulla politica dell'etica sessuale, come potenziale serbatoio di voti superiore a quello che potrà portare l'adesione o l'astensione dei cittadini omosessuali e transgender si rivelerà – se applicato – un tragico errore che riconsegnerà l'Italia alle destre.
  • Perché la stessa Chiesa, sulla politica dell'etica sessuale, è da decenni disattesa dai suoi stessi fedeli, a partire dal sesso prematrimoniale, all'uso del profilattico, al divorzio e non vi è motivo di pensare che non accadrà la stessa cosa sul trattamento dovuto ai cittadini omosessuali e transessuali.

SIETE ANCORA IN TEMPO

SE NON A RIVEDERE I VOSTRI CONCETTI COSTITUZIONALI DI CITTADINANZA

ALMENO A RIFARE UN PO' I CONTI

E VEDERE CHE GIA' I SONDAGGI INIZIANO A RIFLETTERE LA POSIZIONE ASTENSIONISTA DI GAY LESBICHE E TRANS CON UNA LENTA MA CONTINUA EROSIONE DEL VANTAGGIO SUL CENTRO-DESTRA

 

INVERTITE LA TENDENZA: CAMBIATE POSIZIONE: ACCETTATE I PACS, ACCETTATE LE PROPOSTE DELLA NOSTRA “PRIMAVERA DEI DIRITTI”.

PROVATE E POI DOPO 10 - 15 GIORNI RIFATE UN SONDAGGIO.

SCOMMETTIAMO?

                             

                                 Mirella Izzo

presidente nazionale Crisalide-AzioneTrans - onlus