COMUNICATO STAMPA

LA CHIESA CATTOLICA NON RICONOSCE IL CAMBIO DI SESSO DELLE PERSONE TRANSESSUALI

Secondo la fonte americana “Catholic News Service” (CNS),1 fondata dalla Conferenza dei vescovi cattolici americani “dopo anni di studio, la congregazione della dottrina vaticana ha inviato ai responsabili della Chiesa un documento confidenziale nel quale si conclude che le procedure di “cambiamento di sesso” non cambiano, agli occhi della chiesa, il genere sessuale di una persona”.

Il documento2, secondo una fonte non citata che conoscerebbe il testo originale, fornisce precise istruzioni ai Vescovi di tutto il mondo su come comportarsi nei confronti delle persone transessuali che si sono sottoposte alla rettificazione chirurgica sui genitali indicando di “non modificare mai il sesso delle persone registrato nei libri battesimali delle parrocchie e spiega che i Cattolici che si sono sottoposti alle procedure di “cambio di sesso” non possono sposarsi, essere ordinati preti o partecipare alla vita religiosa.

Il documento, completato nel 2000 ed inviato “sub secretum” ai rappresentanti del Papa in tutti i Paesi, sarebbe stato infine consegnato, nel 2002 al Presidente della Conferenza Episcopale, al fine di garantire la massima diffusione della presa di posizione Vaticana.

L’articolo della CNS fornisce anche le motivazioni per le quali la Chiesa non riconoscerebbe il cambio di sesso: “il punto chiave è che l’intervento chirurgico (di rettificazione sessuale. ndt) è così superficiale ed esterno che non cambia la personalità. Se la persona era maschio, rimane maschio. Se era femmina, resta femmina”.

Se quanto pubblicato dalla CNS corrisponde a verità (e non abbiamo motivo di dubitarne data l’autorevolezza della fonte) ci troviamo di fronte ad una presa di posizione grave, seppur con sfumature che tradiscono una involontaria comicità.

Nulla di sorprendente, per carità. Chiunque abbia avuto uno sguardo attento sulle prese di posizione vaticane su qualsiasi questione riguardante il sesso - da qualunque angolazione preso – sa che il Vaticano “non finisce mai di NON stupirci”.

Nessuna persona transessuale, nessun medico di qualunque specializzazione si è mai sognato di pensare che sia l’intervento chirurgico sui genitali a cambiare la “personalità”. Esso semmai rappresenta soltanto la fine di un percorso di transizione di persone che ben prima dell’intervento già avevano una personalità difforme da quella data dalla semplice “rilevazione” degli organi genitali. Non ai genitali doveva guardare la Chiesa, ma altrove.

Ma tanto fa, tanto pensa, tanto elabora, alla fine il Vaticano non riesce a fare a meno di confermare ancora una volta la sua assoluta fede nel fatto che Dio abbia creato le nostre identità (ovvero la cosa più preziosa, più unica che ogni essere umano ha) in mezzo alle cosce e non nel cervello. E questo proprio mentre recenti studi olandesi3 sembrano dimostrare che è proprio nel cervello che la transessualità trova origine. Non un “capriccio” della personalità. Semplicemente sembra appurato che la presenza di un certo dimorfismo sessuale cerebrale - ormai dimostrato - tra uomini e donne si confermi anche per le persone transessuali. Lo studio – pubblicato su “Nature” nel 1997 - dimostra infatti che alcune parti del cervello delle persone trans corrispondono per funzionalità e dimensioni a quelle del sesso di arrivo e non a quello di nascita.

Una prova che anche l’identità di genere è strutturata nel nostro cervello, l’organo dell’autocoscienza.

E comunque, al di là delle evidenze scientifiche di questi studi, noi che non siamo “addentro” alle cose di Dio, ingenuamente abbiamo sempre creduto che la vera identità della persona risiedesse nel cervello, e che proprio questo fosse l'organo più importante che Dio ci ha dato per definirci e comprenderci.

Credevamo che fosse al cervello, alla mente ed al “cuore” che la Chiesa dovesse guardare per interpretare la volontà di Dio; non così tanto “più in basso”.

Ma ci sbagliavamo: il Vaticano ci porta ad una realtà molto diversa: cambiano i secoli, cambiano i millenni ma l'organo più significativo per capire chi siamo sta sempre lì: tra le gambe.
Secondo i vertici della Chiesa Cattolica, quindi, Dio ci avrebbe equipaggiato di cervello, mente e tutto quanto ne discende (coscienza e percezione di sé e degli altri, sentimenti, psiche, identità) come puri accessori non significativi.
Sarebbero il pene o la vagina l’essenza fondamentale della nostra identità.
Scienza ma anche un po’ di semplice buon senso, di comprensione profonda delle cose, di rispetto per le differenze della natura umana, non hanno alcuna rilevanza contro la “dissezione analitica” ossessiva dei genitali come unica interpretazione della sessualità umana da parte Vaticana

Potremmo anche essere indifferenti a quanto dice il Vaticano, se non fosse che così spesso nel nostro lavoro di volontariato incontriamo e conosciamo persone transessuali con una profonda fede in quello stesso Dio che il cinismo vaticano pretende di rappresentare in Terra per tutti gli uomini e le donne (di qualunque sesso siano); se non fosse che la posizione della Chiesa cattolica, con la sua nota influenza su una parte dell’opinione pubblica, non incoraggiasse all’emarginazione delle persone transessuali.

Un fatto che noi riteniamo di una barbarie culturale grondante pregiudizi di sapore medioevale, antiscientifico e anti-umanista.
La disparità di forze tra la potente lobby vaticana e l’associazionismo transessuale, conferisce al tutto lo sgradevole sapore dell’infierire su soggetti già sufficientemente resi deboli da una carenza fin troppo evidente di diritti.
Amen.

Genova 22 gennaio 2003

Mirella Izzo
(presidente Crisalide AzioneTrans - onlus)

note:
1 http://www.catholicnews.com/
2 http://www.catholicnews.com/data/briefs/cns/20030114.htm
3 http://www.symposion.com/ijt/ijtc0106.htm

Sul sito di Crisalide AzioneTrans è possibile leggere l’articolo completo di John Norton della CNS tradotto in italiano all’url diretto:
http://www.crisalide-azionetrans.it/chiesa_trans.html

Per contatti o ulteriori informazioni: 339-6845584 - 329-9727133
o scrivere a: presidenza@crisalide-azionetrans.it