RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
(e la nostra risposta)

07/05/02

Cara mirella, cari tutti/e
ho letto l'editoriale a me dedicato sul sito di Crisalide e francamente, pur comprendendo le ragioni dell'incazzatura, sono rimasta molto sorpresa dai toni dell'articolo. Non vorrei che si facessero processi alle intenzioni, anche perché come è noto, le battaglie delle associazioni transessuali sono sempre state anche le mie, e in tal senso ho lavorato anche quando dentro il movimento i problemi c'erano. In questi ultimi mesi, mi sono impegnata in un lavoro con l'ufficio nuovi diritti della cgil, per la presentazione delle proposte di legge che riguardano la procedura del cambiamento di nome, in riferimento al D.P.R 396 del 2000; al convegno organizzato dal mit a viareggio qualche settimana fa, ho ribadito la mia totale disponibilità a presentare suddette proposte e ad intraprendere una battaglia parlamentare in tal senso. Per quanto riguarda le norme antidiscriminatorie a cui mirella fa riferimento, desidero fornire qualche chiarimento. E' vero che il testo dell'articolato non corrisponde al richiamo della relazione, ma non per una mia determinata volontà di esclusione. Nel mese di giugno a soli pochi giorni dall'insediamento del parlamento, mi sono limitata a ridepositare la proposta di legge già presentata nella scorsa legislatura, ripromettendomi di intervenire sul testo non soltanto in modo formale o di testimonianza, ma lavorando sulla possibilità di costruire un nuovo pacchetto di proposte relative al tema dei diritti e delle libertà. E così sto procedendo, in un clima che certamente non è favorevole in questo momento ad accogliere le nostre battaglie come prioritarie. Non demordo e sto lavorando in questa direzione e forse qualche spiraglio si può aprire. Non posso anticipare di più. Il testo da me presentato sulle norme antidiscriminatorie sarà modificato e aggiornato a breve, con la presentazione di una nuova proposta, molto più articolata, a cui sto lavorando anche con altri, e in cui sarà inserito anche il riferimento all'identità di genere. Non credo che tutto ciò possa essere bollato come dis-onorevole. Ma forse, se prima di scagliare le pietre, ci si informasse sul lavoro che si sta facendo, eviteremmo di sentirci più deboli e più soli. Che dici? Accetto naturalmente il tuo richiamo, e ti ringrazio, pregandoti tuttavia di non mettere in campo dietrologie o pregiudizi che per quanto mi riguarda non sussistono, e credo che la mia storia lo dimostri, e che rischiano di rendere il nostro comune lavoro, molto più faticoso e insidioso. Spero in un'ampia collaborazione su questa e su altre proposte.
Con amicizia
Titti De Simone

26/04/02

LA RISPOSTA DI CRISALIDE

Ciao Titti, ciao al resto della mailing list,
Ci mancherebbe.. nessun istinto antropofago mi ha spinta a scrivere quell'editoriale .. Nessun desiderio di sbranare te o nessun'altra..
In quelle parole potrai aver letto - come tu stessa dici - una comprensibile incazzatura ma soprattutto un riassunto di eventi e situazioni di rapporto tra gay/lesbiche e transgender/transessuali ben difficilmente contestabili.. Sono stati fatti, è stata la storia.. è stato soprattutto l'accumulo di fatti e storie ad aver determinato quelle - credimi - ponderate parole. Incazzate ma ponderate... E soprattutto - dal punto di vista di Crisalide AzioneTrans, giustificate, anzi necessarie.
L'emarginazione delle trans da parte di moltissimi in ambienti gay (trans che magari fino al giorno prima della decisione di transizionare facevano parte loro stesse dell'ambiente o del movimento gay e che quindi proprio in quell'ambiente cercavano sostegno), è una ferita aperta.. non solo perché è ancora presente ma soprattutto perchè ha quasi sicuramente segnato un destino di esclusione sociale di molte di noi... Non ho bisogno di spiegarti che l'emarginazione che ferisce di più è quella che ti viene da chi ti è (o credi ti sia) simile e/o vicino....
Prima o poi anche il movimento gay/lesbico dovrà fare un esame di coscienza rispetto a molti comportamenti di esclusione, di allontanamento, spesso di desiderio profondo di "distinguo" che i gay ed i loro movimenti hanno messo in atto per anni contro (sì, contro!) di noi.
Anche se con conseguenze di minore importanza, ugualmente umiliante è stato per i nostri tanti fratelli ftm (trans da donna a uomo), sentirsi considerati "traditrici"(sic!) da quelle lesbiche con le quali - spesso - fino al giorno prima condividevano sentimenti, affetti e talvolta lotta sociale. Ed ancora dolorosa è (tutt'ora) l'esclusione delle transgender lesbiche dall'associazionismo lesbico.
Personalmente sono d'accordo con Diana Nardacchione (transgender lesbica) che ultimamente ha rivendicato la non appartenenza al "mondo" lesbico... sostenendo che una transgender lesbica deve rifiutare eventuali "tolleranze" (se "passa", se non è troppo esageratamente "femme", ecc..). O diritto di cittadinanza piena o separazione.
E tutti questi fatti, tutte queste reali sofferenze sono accadute negli stessi anni in cui si parlava e si organizzavano i pride glb"t"...
Siamo state al carro per convenienza? Perché sole e soli siamo pochi e troppo deboli? Quasi sicuramente è stato così..
Lesbiche/gay e transgender/transessuali sono quasi sempre stati insieme per reciproche convenienze o debiti morali o bisogno di essere "policamente corretti".. o per "parentele e "filiazioni" innegabili... (nell'editoriale il discorso è maggiormente approfondito)..
E' lecito, Titti, per un movimento transgender come è Crisalide cercare di cambiare questo stato di cose? O meglio, accelerare il processo di cambiamento perché - per fortuna - una parte del movimento gl sta modificando il proprio atteggiamento nei confronti dell'identità di genere..
Mi chiedi: "perché non informarsi prima di attaccare"? Beh, Titti.. nell'editoriale in questione ho riprodotto una mia mail di pochi giorni seguente l'annuncio di presentazione del pdl in cui chiedevo proprio spiegazioni!!! Non è colpa nostra se non hai risposto. Dopo un anno e passa e visto che fino ad oggi il testo è rimasto immutato (ovvero esclude noi transessuali dai soggetti tutelati dalle discriminazioni) ci siamo sentiti liberi di esprimere il nostro sdegno.
Nella tua replica dici che per fretta hai ripresentato il vecchio pdl della scorsa legislatura (il soda soro vendola unificato, per intenderci!)... ma quel testo aveva in sé, già scritto, un emendamento che - seppure in una forma impropria - includeva noi transessuali tra i soggetti tutelati... L'emendamento specificava che per "orientamento sessuale"si intendevano le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Un'improprietà scientifica, linguistica, ecc.. ma stavamo dentro!... Perché non hai incluso quell'importante emendamento quando hai presentato il vecchio testo?
E ancora... Se è vero che tu ti ritieni assolutamente coinvolta nel rappresentare anche noi T* come mai, ancora pochissime settimane fa, hai prodotto un volantino (peraltro molto bello) sullo sciopero del 16 aprile ignorando nuovamente di citare l'identità di genere e noi transgender e transessuali tra i soggetti rivendicanti? Perché ho ancora una volta dovuto intervenire per chiedere di emendare il testo al fine di poterlo firmare anche come Crisalide AzioneTrans, ovvero come transgender e transessuali?
Come mai questa ripetitività nelle "dimenticanze"? Ti sei mai dimenticata di citare le lesbiche nei tuoi documenti di ogni sorta? Non credo... E' evidente che sia g sia l sia t abbiano il diritto di produrre documenti, iniziative, pdl specifici della propria condizione.. Non metto in discussione questo.. Ma la lotta alla discriminazione non è un tema specifico.. riguarda in modo decisamente piu crudele noi transgender rispetto ai gay e alle lesbiche.. E ugualmente la lotta contro l'art. 18 non ha specificità.. è glbt e di tutti i "soggetti (resi) deboli".
Perdonami Titti, io non sono convinta che si sia trattato sempre solamente di dimenticanze. Credo che per molti gay, per molte lesbiche noi siamo cugini e cugine di cui ci si ricorda giusto per gli auguri di compleanno.. Credo manchi qualcosa nella coscienza di essere rappresentanti glb ed anche t.
Consentimi di pensarlo anche di te, permettimi di averlo pensato e di avere deciso di creare una rottura, una provocazione proprio con la speranza di risvegliare questa coscienza..
Sapevo che sei interessata al pdl per la "piccola soluzione" e che te ne stai facendo carico... Sinceramente avrei ritenuto grave dovere cercare altre "sponde" parlamentari su questo tema (almeno dal punto di vista di chi crede che l'acronimo "glbt" sia qualcosa di più di una sigla da (quasi mai) usare nei pride")...
Ma il punto è un altro.. Il pdl per la piccola soluzione riguarda specificatamente le persone transgender.. (e per il solo periodo di transizione anche le persone transessuali)...
A me fa piacere che ci sia chi se ne interessi a livello parlamentare delle nostre specificità (che sia lesbica, gay ma anche etero.. Non dimentico che l'unica legge per noi trans, dopo la 164 è stata portata avanti da Maura Cossutta... che non mi risulta essere nè trans nè lesbica) ... Ma dal punto di vista di crescita del movimento è ben poca cosa se non vi è la coscienza piena di essere UN movimento.
Quello che per ora auspico ma ancora non vedo è proprio una coscienza piena di movimento (con differenze interne ma non con separazioni ed esclusioni).. Senza questa coscienza si affermano i comportamenti dell' "occuparsi prima dei fatti propri" (antidiscriminazione, coppie di fatto, ecc.) e poi dei "fatti altrui" (le specifictà transgender come la piccola soluzione).. Noi siamo dentro il 99% delle istanze gay e lesbiche!!! Fino a che di noi ci si occupa solo per le nostre specificità, il nostro posto nel movimento glbt è e resta il ghetto. E Questo a noi non sta bene.
Avremo probabilmente modo di continuare a parlarne lunedì 6 maggio a roma.
Con franchezza e amicizia
Mirella Izzo
Crisalide AzioneTrans

26/04/02

entrambi i messaggi sono stati pubblicati sulla mailing list "gayroma".