Democratici Di Sinistra
28/03/2006

  1. Il Sindaco di Parigi Delanoe al sindaco (DS) di Roma Veltroni durante cerimonia di gemellagio delle due città, sui Pacs 04/02/2006
  2. L'Arcigay ai DS: eleggete più omosessuali 04/02/2006
  3. Fassino: l'impegno dei Ds per una buona legge sulle coppie di fatto 20/02/2006
  4. Comunicato stampa: On. Franco Grillini (DS) Convegno antigay in Vaticano: L'omofobia è una patologia grave
  5. Franco Grillini conferma la candidatura in Lombardia
  6. "Pacs e Aborto, Niente scontri: "La sfida di Fassino alla Rosa. Capezzone: come fate con l'"integralista" Rutelli? 28/03/2006

Il sindaco di Parigi Delanoe al sindaco (DS) di Roma Veltroni durante cerimonia di gemellagio delle due città, sui Pacs

" (Cut) Prudentissimo invece Delanoë lo è stato sul Pacs, l'unione civile tra omosessuali e coppie di fatto, spiegando che esso non è in più in discussione in Francia, mentre le discussioni vertono ormai sul matrimonio vero e proprio, "cui i socialisti e la sinsitra sono piuttostofavorevoli". Riguardo all'Italia e alle discussioni sul Pacs, Delanoë ha riconosciuto che "c'è un rapporto particolare con il Vaticano", precisando di "non volermi immischiare nelle vicende italiane. Gli italiani faranno cio' che credono sia giusto fare".

Abbottonatissimo invece su un eventuale sostegno reciproco durante le elezioni legislative nei riespettivi paesi: "Siamo sindaci e parliamo come sindaci, e basta", ha dichiarato Veltroni. "Siamo sostenitori dei candidati di progresso", ha aggiunto Delanoë, ammiccando all' "amico" romano.

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L'Arcigay ai DS: eleggete più omosessuali
03/02/06 - L'Unità

Nella missiva, l'associazione lesbica e gay italiana avverte il segretario della Quercia: «Ci sembra che i Ds debbano riflettere con attenzione sul rischio che la rappresentanza parlamentare del movimento omosessuale rischi di spostarsi verso altre aree politiche».

«Un posto in lista che garantisca la rielezione» di Franco Grillini, «deputato al primo mandato e presidente onorario di Arcigay», e «il rafforzamento di una rappresentanza parlamentare della comunità omosessuale e, in particolare, di quella parte che più direttamente fa riferimento alla sinistra riformista». Parte che «rischia di trovarsi sottorappresentata nel prossimo Parlamento non solo in termini assoluti, ma anche rispetto ai futuri parlamentari eletti da altri partiti». Sono queste le richieste che l'Arcigay rivolge ai Ds, messe nero su bianco in una lettera firmata dal presidente nazionale Sergio Lo Giudice e indirizzata a Piero Fassino.

Nella missiva, l'associazione lesbica e gay italiana avverte il segretario della Quercia: «Ci sembra che i Ds debbano riflettere con attenzione sul rischio che la rappresentanza parlamentare del movimento omosessuale rischi di spostarsi verso altre aree politiche».

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15 Febbraio 2006
Fassino: l'impegno dei Ds per una buona legge sulle coppie di fatto


Il segretario dei DS Piero Fassino ha incontrato oggi il presidente di Arcigay, Sergio Lo Giudice e la presidente di Arcilesbica, Francesca Polo. Nel corso dell'incontro i presidenti di Arcigay e Arcilesbica hanno rappresentato il disagio e l'insoddisfazione del movimento gay, lesbico, bisessuale e transessuale italiano per la formulazione relativa alle coppie di fatto contenuta nel programma dell'Unione di centrosinistra.

«Riconoscere solo i «diritti delle persone che fanno parte di un'unione di fatto», come recita il programma dell'Unione - spiega Lo Giudice - consentirebbe forse di risolvere alcuni problemi specifici quali l'assistenza ospedaliera o i congedi lavorativi in caso di malattia del partner, ma non di garantire il grosso dei diritti in ballo, tra cui quelli previdenziali e fiscali, quelli sull'eredità, la parità nelle graduatorie occupazionali o la tutela in caso di separazione. Ciò è infatti impossibile senza il riconoscimento giuridico pubblico di una relazione speciale tra due persone che possa essere fatta valere anche nei confronti di terzi. Che questa relazione sia poi chiamata Pacs o Unione civile poco importa. Noi chiediamo che il programma elettorale dell'Unione sia corretto - ha concluso Lo Giudice - e che Romano Prodi, leader dell'Unione, assicuri un suo chiaro impegno per una legge che istituisca le Unioni civili».

Fassino ha ribadito la sua convinzione e quella dei Ds che i Pacs rappresentino la soluzione legislativa più adeguata, ha inoltre assicurato l'impegno dei DS affinchè la dizione contenuta nel programma dell'Unione che prevede «il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto», dia luogo a una soluzione legislativa che sia la più vicina alle aspettative di tutti i gay e le lesbiche italiane.

Continua nel frattempo la mobilitazione di Arcigay e Arcilesbica, che, dopo le manifestazioni di ieri in molte città italiane nel giorno di San Valentino, sabato prossimo sarà davanti alla sede nazionale dell'Unione, per chiedere che venga reinserito nel programma elettorale della coalizione l'impegno per una legge che istituisca le Unioni civili.

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Comunicato stampa: On. Franco Grillini (DS) Convegno antigay in Vaticano: L'omofobia è una patologia grave

Costa 150 euro sorbirsi ben quattro giorni di puro distillato omofobico all'Università Lateranense.

Non sappiamo se ai partecipanti, alla fine del seminario, verrà rilasciato un certificato di "omofobo di professione", ma di sicuro le cose che vengono dette all'interno delle ovattate mura lateranensi non sono ne piacevoli ne carine verso gli omosessuali.

Nel giorni in cui vengono resi noti i dati record del trionfo dei Pacs francesi in Vaticano si continua pervicacemente a voler negare l'evidenza e cioè che ormai le coppie di fatto sono un fenomeno di massa (sono riconosciute in tutta Europa tranne che in Italia), le famiglie non sono state minate da questi istituti giuridici, nessuno si è sentito dimidiato dall'allargamento dei nuovi diritti e la società non si è disgregata.

Rimasti senza argomenti plausibili ci si inventa una presunta ideologia del movimento gay che avrebbe come obiettivo nientepopodimenochè "la distruzione della famiglia".

Difficile rispondere con argomenti seri ad argomenti inesistenti...

Comunque, nonostante gli immensi sforzi omofobici vaticani, gli omosessuali nel mondo occidentale si sono emancipati e sono stati capaci di costruire una battaglia di libertà in cui si sono identificate milioni di persone.

Gli omosessuali vogliono essere semplicemente padroni della loro vita e della loro identità vissuta con orgoglio e visibilità e contribuire in questo modo al benessere e alla felicità collettiva.

Consiglieremmo agli esimi studiosi vaticani di interrogarsi sul fatto che gli omosessuali stessi vivrebbero benissimo se non ci fossero quotidianamente persone che li tormentano con le loro bislacche teorie e i loro sforzi discriminatori.

Se poi si volesse proprio parlare di patologia consiglieremmo di studiarne una molto perniciosa: l'omofobia ovvero il rifiuto paranoico della diversità.

È una patologia assai grave che colpisce soprattutto gli integralisti religiosi, ma è curabile basta solo un piccolo sforzo.

On. Franco Grillini

Deputato DS

Presidente Onorario Arcigay

Franco Grillini conferma la candidatura in Lombardia
Sarà quinto nella lista. La campagna elettorale lo vedrà impegnato su tutto il territorio nazionale
venerdì 24 febbraio 2006 , di DIRE


"Pacs e Aborto, Niente scontri: "La sfida di Fassino alla Rosa
Capezzone: come fate con l'"integralista" Rutelli?
lunedì 27 marzo 2006 , da "la Repubblica (fonte GayNews.it)

Boselli: la Quercia subisce le lezioni di Binetti e Bobba "Cambiare la legge sulla procreazione. Non siamo meno decisi della Rosa" Melandri applaudita dalla platea quando dice: "Dobbiamo tenere lontana la religione dalla propaganda"

ROMA - Cercare larghe intese sui temi etici. Piero Fassino lancia un appello ai partiti e chiede di trovare, dopo le elezioni accordi più ampi possibili su temi come i Pacs o la procreazione assistita. L'iniziativa però non piace alla Rosa nel Pugno che attacca il segretario diessino e lo accomuna nelle critiche di "carenza di laicità" a Francesco Rutelli. Il leader dei Ds respinge le accuse di cedimento sul terreno della laicità. E lo fa da un convegno organizzato ieri a Roma dalla Quercia. "Non ci sono deleghe a qualcuno sui temi della laicità e non è vero che ci sarebbe una distrazione da parte di tutte le forze politiche su questo argomento ad eccezione di una, la Rosa nel pugno. Non sono meno determinato di Pannella o Boselli nella difesa della laicità", dice Fassino. Nel suo intervento il segretario della Quercia spiega anche che sui problemi etici "bisogna sempre cercare una larga condivisione. Anche se questo non implica che se non si dovesse trovare non si fa nulla: tra i diritti di veto e la ricerca di larghe convergenze c'è un abisso". Ma su questi temi, conclude Fassino, "a partire da un approccio laico dobbiamo costruire condizioni di massima condivisione". Alla fine, dopo avere ricordato il suo impegno e quello dei Ds nel referendum sulla procreazione assistita Fassino dice che "dobbiamo riprendere l'iniziativa per migliorare la legge". L'intervento del segretario diessino non è piaciuto per niente alla Rosa nel Pugno. Daniele Capezzone, membro della segreteria del partito, dà a Fassino il "benvenuto" fra i laici. Ma vuole "capire con chi Fassino le farà queste battaglie laiche: forse con Rutelli e la professoressa Binetti?". Il segretario di Radicali italiani incalza: "Perché i Ds accettano di costruire un partito (non solo di fare una lista elettorale) con una forza dalle venature neointegraliste come la Margherita?". Enrico Boselli aggiunge di "non essere impressionato dallo scatto di orgoglio di Fassino che non vuole prendere lezioni di laicità dalla Rosa nel Pugno". Noi dice Boselli, "nutriamo invece forti timori che sia proprio il segretario dei Ds a subire le lezioni della Binetti e di Bobba, che esprimono in maniera ancora più esplicita le stesse posizioni di Francesco Rutelli". E' evidente che il bersaglio grosso della Rosa nel Pugno rimane Francesco Rutelli . Nel mirino c'è sempre la lettera scritta dalla Binetti e dall'ex presidente delle Acli Bobba sui valori cristiani nel centrosinistra. "Con l'odierna lettera anti-Rosa siglata dalla leader antireferendaria Binetti e dall'aclista Bobba con la supervisione (e la "benedizione" ed è proprio il caso di dirlo, di Francesco Rutelli), si compie l'involuzione neointegralista, antilaica e ruiniana della Margherita", insiste Capezzone. Il segretario di Radicali italiani alla fine fa un appello agli elettori. Attenti, dice: il 10 aprile "elettori e militanti diessini, laici e referendari si ritroveranno con eletti che voteranno come Giovanardi". L'unico antitodo, conclude l'esponente della Rosa nel Pugno è il voto disgiunto fra Camera e Senato; "o meglio ancora il voto doppio a favore della Rosa nel pugno". (si.bu.).

(Repubblica, La del 27/03/2006)

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