OSSERVATORIO PERMANENTE TRANSFOBIA

09/12/2005 Il Messaggero - Abruzzo
Trans pestato e rapinato Indaga la Polizia
 
Trans picchiato e ferito. E’ successo la notte scorsa in via Lungaterno. La vittima ha raccontato agli agenti di Polizia di essere salito su un’auto in compagnia di un uomo che sembrava essere un cliente. All’improvviso è stato aggredito e colpito più volte al capo fino a perdere conoscenza per poi essere scaricato, ancora svenuto, sull’asfalto.
Quando infine si è ripreso ha scoperto con orrore quel che era accaduto e si è accorto di essere stato anche derubato della borsa che conteneva 1500 euro e un telefono cellulare.
L’uomo ha riportato varie ferite superficiali e diverse contusioni, dopo le medicazioni è stato dimesso dal ”Santo Spirito”.
Le indagini della Polizia sono ostacolate dal fatto che la vittima non ricorda nulla del suo aggressore, neppure il tipo e il colore della vettura sulla quale era salito prima del pestaggio.
22/05/2005 - Queer.it - Daniele Priori
GIOVANE TRANS PESTATO A SANGUE A FROSINONE
... avvicinato da altri 2 giovani che prima lo hanno schernito con parolaccie insulti e poi sono passati alle mani. Il giovane e' stato portato in ospedale dove e' stato riscontrata un frattura mascellare e altri lividi...

E' successo l'altra sera sull'Asse Attrezzato, una via ricca di

prostituzione sia etero che trans.

Il giovane sarebbe di Ferentino una cittadina confinante con Frosinone e

sarebbe stato avvicinato da altri 2 giovani che prima lo hanno schernito con parolaccie insulti e poi sono passati alle mani. Il giovane e' stato portato in ospedale dove e' stato riscontrata un frattura mascellare e altri lividi.

I due risultano, ancora, non identificati. Casi analoghi erano gia successi

nei mesi precedenti.

FONTE ARCIGAYMILANO

10/12/2005 - Libero - Giusi Di Lauro
Trans investito, giallo a luci rosse
Prostituzione. La scorsa notte un viado brasiliano è stato ucciso da un'auto all'angolo tra le vie Novara e Silla. Si fa strada l'ipotesi di omicidio volontario


La polizia ha raccolto testimonianze, e non sarebbe stato un incidente: Roberta Oliveira, 28 anni, non stava attraversando la strada e poco prima aveva litigato con qualcuno.

Aveva 28 anni, era del Brasile e si chimava Roberta Oliveira. Altro non si sa di questa transessuale brasiliana, tranne che é stata travolto e ucciso da un'auto la scorsa notte all'angolo tra via Novara e via Silla, un posto dove di solito si prostituiva.
L'auto che ha investito Roberta è scappata senza fermarsi. Potrebbe essere un caso di "investimento di pedone" con "omissione di soccorso", di quelli che aggiornano periodicamente le statistiche nere della viabilità cittadina, se non fosse che la polizia locale, per la dinamica e le testimonianze raccolte, lascia aperta l'ipotesi che possa trattarsi di omicidio.

Tra gli elementi che suffragano questa ipotesi c'è il fatto che Roberta non stava attraversando la strada, ma se ne trovava ai margini, appena fuori dal marciapiede. E che l'auto non ha sbandato travolgendola, che sia stato proprio un movimento diretto verso di lei. Alcune testimonianze, che gli investigatori tengono a sottolineare essere discordanti, raccontano che Roberta aveva prima litigato con qualcuno. Elemento che potrebbe essere poi connesso con il suo investimento.

"Purtroppo non mi stupisce questo fatto, le transessuali, per di più straniere, senza magari il permesso di soggiorno sono considerate persone di serie B, e dunque facili vittime di reati destinati a restare impuniti", commenta Mirella Izzo, presidentessa dell'associaione Crisalide AzioneTrands. Tanto più che i dati raccolti da questa associazione raccontano di 14 omicidi di transessuali in Italia dal 1998 al 2005, tre di questi avvenuti a Milano.

"Le transessuali sono in questo senso perfette, persone a cui è facile riversare una colpa, è come se ci si sentisse autorizzati a ucciderle, perché si pensa che nessuno le reclamerà".

La Izzo parla dei transessuali al femminile rivendicando nel genere grammaticale l'identità delle persone che dal sesso maschile decidono la "transizione" in quello femminile. "Si, se si cominciasse almeno a usare il genere femminile, come già da tempo ad esempio fa la stampa statunitense sarebbe già un primo riconoscimento, a cui potrebbe seguire quello più importante dei posti di lavoro."

"Infatti, molte transessuali", come spiega la Izzo, "sono costretta a prostituirsi visto che in nessun luogo di lavoro sono accettate".

Come è successo a Roberta e come succede a molte sue conazionali che arrivano a Milano, considerata la capitale europea della comunità trans, alla ricerca di un lavoro, spesso nel mondo dello spettacolo, di fatto poi arruolate dai gestori della prostituzione in strada. Basta fare un giro notturno in città per disegnare una speciale tipografia, a seconda del genere e della nazionalità. Una sorta di vetrina mobile del sesso contro cui più volte l'amministrazione locale si è scagliata, maturando in questi ultimi 8 anni un'ordinanza detta anti-prostituzione, rilanciata in questi giorni anche dal Comune di Roma, contro i clienti in auto che si fermano per contrattare le prestazioni sessuali. "Abbiamo comminato dal '98 a oggi 13mila multe, sono contento che Roma abbia raccolto la nostra idea, all'epoca molto criticata", commenta e sottolinea il vicesindaco Riccardo De Corato.

Roberta viveva in una casa in via Cavezzali, una trasversale di via Padova, insieme a altre brasiliane come lei.

Era a Milano da poco e sconosciuta alle autorità italiane. Paradossale che la morte le abbia tolto la vita e insieme le abbia riconosciuto un nome.

lunedì 05 dicembre 2005 , Il giornale di Brescia
Brescia. Rapinano un viado arrestati tre romeni
Uno dei tre inoltre voleva costringerlo ad un rapporto sessuale
Rezzato - Rapina, sequestro di persona, e poi ancora tentata violenza sessuale, percorsse e lesioni.

Accuse pesantissime per le quali dovranno rispondere - a vario titolo - tre rumeni che sono stati arrestati dalla Polizia locale di Rezzato nell'ambito di un normale servizio di controllo del territorio. Gli agenti infatti hanno fermato una Volkswagen Sharan che stava viaggiando a forte velocità in via dei Mille, una parallela alla Statale 11, nella zona commerciale del paese.

Dall'auto è sceso un transessuale argentino di 36 anni che ha chiesto loro aiuto. Secondo quanto riferito dal viado, i tre rumeni lo avevano appena rapinato di settanta euro. Caricatolo con forza sulla vettura uno dei tre inoltre voleva costringerlo ad un rapporto sessuale, tentando di violentarlo. I rumeni, di 30, 35 e 44 anni, risultati essere tutti clandestini, sono stati arrestati per rapina e sequestro di persona. Quello di 35 anche per tentata violenza sessuale, percosse e lesioni. La vettura sulla quale avevano caricato il viado è stata posta sotto sequestro.