INTERVENTO FINALE DELLA PARATA DI DANIELE BOCCHETTI
PORTAVOCE PER LA COMPONENTE TRANS DEL MILANOPRIDE 2005

Ciao a tutti.
Sono molto emozionato perchè per la prima volta tocca a un transessuale da femmina a maschio l'onore di parlare da questo palco. (applausi)
Il movimento transessuale è tutt'oggi alle prese con istanze pressanti quali il diritto alla salute, alla privacy, l'accesso al lavoro per le transessuali da maschio a femmina, la visibilità del percorso inverso, da femmina a maschio e più in generale la lotta per la dignità della propria condizione.
In questo scenario di diritti mancanti, l'adesione ad un Pride centrato sulla richiesta dei PACS testimonia fortemente la volontà di esserci, di partecipare all'acronimo GLBT come parte legittima, attiva e solidale, ricordando che il Pride stesso ebbe vita quel giorno allo Stonewall da un atto di coraggio di Silvya Riveira, una transessuale.
(applausi)
Per questo ci siamo attivati in questi mesi, per essere all'interno di questo acronimo non solo una lettera ma una forte presenza. Partecipiamo a questo Pride perchè vogliamo confrontarci e farci conoscere, al di la del peso degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora troppo spesso associano alla realtà transessuale parole come trasgressione e patologia.
Vogliamo essere noi a parlare di noi, a far conoscere la nostra realtà, perchè ancora troppo spesso veniamo "parlati" attraverso i media, nei dibattiti, nelle aule dei tribunali, in interi trattati di piscologia e psichiatria, senza che le nostre vite abbiano davvero voce in capitolo.
Grazie quindi a tutte le persone transessuali e transgender che hanno sfilato con dignità oggi, portando le proprie vite ed il proprio orgoglio in primo piano.
(applausi prolungati)
Grazie a tutto il movimento per il suo sostegno in questa difficile lotta.
Grazie a tutti per la vostra partecipazione e buona continuazione

Milano 4 giugno 2005