INTERNATIONAL TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE
2008
updated 21/11/2008

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COMMENTI POST TDOR INTERNATIONAL

Riceviamo e pubblichiamo volentieri

da Luca Trentini - Presidente di "Orlando" - Comitato provinciale Arcigay di Brescia:
In memoria delle vittime transgender della violenza omofoba.

Samantha era una persona transgender di origine brasiliana. Aveva solo trent’anni. Ha perso la vita a Milano una sera dello scorso agosto, sequestrata, violentata e brutalmente assassinata da due balordi, sotto gli occhi di una telecamera di sorveglianza. Il commento della polizia: “mai vista una violenza simile”. A maggio era toccato ad un'altra trans, di trentacinque anni, assassinata a coltellate a Napoli nei pressi della stazione centrale. A luglio lo stesso destino è stato riservato ad una transessuale peruviana di Como, prima percossa e poi investita dall’auto dei suoi aguzzini. Innumerevoli le aggressioni. Poche le denunce. Ieri, 20 Novembre ricorreva in tutto il mondo la giornata dedicata alla memoria delle vittime transgender della violenza omofoba. Ricordiamo queste persone vittime del pregiudizio e dell’odio in questo spazio, nell’intimità delle nostre case e nel profondo del nostro cuore, perché l’amministrazione della nostra città ci ha impedito di farne memoria pubblica. E’ inopportuno, sostiene la giunta! Una violenza cieca, irrazionale, immotivata che ogni anno lascia sulla strada morti e feriti. Sì, perché è purtroppo spesso il marciapiede la cornice di queste tragedie. “Se la sono cercata” diranno i benpensanti. In effetti il nostro civile contesto sociale offre innumerevoli alternative alle persone transgender: un lavoro “onesto”, una casa, protezioni e tutele. Ora, nelle nostre ordinatissime città, abbiamo fatto sparire le trans anche dalle strade, con la solita ipocrisia di chi crede che basti nascondere i problemi per dichiararli risolti. Noi che ancora siamo capaci di compassione e solidarietà facciamo memoria di queste vittime, nella speranza che la loro storia di sofferenza e il tragico epilogo delle loro vite possa servire a farci riflettere e a creare le condizioni perché finisca, una volta per sempre, questa assurda “strage delle innocenti”.