TORINO I
Democratici di Sinistra hanno presentato ieri a Palazzo Nuovo una
proposta di legge regionale contro le discriminazioni sessuali che
vede tra i firmatari la vicecapogruppo in consiglio regionale Marisa
Suino, Franco Grillini dell´Arcigay e la sociologa Chiara Saraceno.
«Un´iniziativa importante che si ispira alla nostra Costituzione
ma anche alla carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea
firmata a Nizza nel dicembre 2000», spiega la Suino. Il provvedimento
prevede: diritto del malato all´assistenza ospedaliera di una
persona designata preventivamente; sostegno psicologico delle strutture
pubbliche all´autodeterminazione sessuale, divieto prima dei
sedici anni di trattamenti sanitari che modifichino l´orientamento
sessuale, da permettere, in età successiva, su richiesta dell´interessato;
finanziamento di consultori e associazioni private per il controllo
di atteggiamenti parziali sul lavoro. Su quest´ultimo punto,
la discriminazione professionale, le associazioni per la difesa dei
diritti di omosessuali, lesbiche e transessuali puntano da tempo l´indice.
L´ultimo caso è stato denunciato domenica scorsa su «La
Stampa»: Emanuela Tione, «in transizione dal corpo maschile
a quello femminile», assistente ai malati di Alzheimer al S.
Giuseppe a Castelnuovo Don Bosco, se la prende con la casa di cura
per il mancato rinnovo del suo contratto trimestrale. «Un caso
di discriminazione sessuale», accusa. A proposito della vicenda
di Castelnuovo, Laura Martelli, presidente Associazione Italiana Malati
di Alzheimer, citata nell´articolo, precisa la sua posizione:
«Ai malati affetti da morbo di Alzheimer o demenze simili, non
può creare disagio o turbamento l´essere assistiti da
persona con problemi di transessualità, purché il rapporto
con questi pazienti sia professionale e continuativo». |