REGIONE TOSCANA: NOTIZIE DALLA GIUNTA REGIONALE
DIRITTI: APPROVATA DALLA GIUNTA LA PROPOSTA DI LEGGE

Fuori legge in Toscana le discriminazioni sessuali.
E' la prima Regione a farlo. Il presidente Martini: "Una scelta di civiltà"

FIRENZE La Toscana dei diritti e delle liberta batte un altro colpo. La giunta regionale ha approvato, nel corso della sua ultima seduta, la proposta di legge che detta le norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identita di genere. Il provvedimento, che era stato annunciato nei mesi scorsi dal presidente Martini, passera ora all'esame del Consiglio regionale e la legislazione toscana sara la prima a tutelare i suoi cittadini contro questo tipo di discriminazioni, rendendo cosi ancora piu piena l'attuazione del dettato della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea in materia di uguaglianza e dignita delle persone proclamata a Nizza nel 2000.
"Questa e una legge - commenta Martini - che fara crescere il grado di civiltà della nostra societa. Vuole sancire diritti, far cadere barriere, dare pieno riconoscimento alle diversita. Quando questo percorso e partito, grazie anche all'iniziativa dell'Arcigay, lo abbiamo subito visto come una feconda occasione di dibattito e di crescita culturale. Oggi - prosegue Martini -, grazie all'approvazione di questa proposta, compiamo il passo piu importante e doveroso per un'istituzione: diamo ai risultati di quel confronto la forma della legge. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo rispettato".
"Si tratta di una proposta - aggiunge da parte sua l'assessore alla cultura Mariella Zoppi, che ha presentato in giunta il testo - che va incontro, con provvedimenti di servizio ed azioni chiaramente individuate, a tanti problemi derivanti da pregiudizi e fraintendimenti che, purtroppo, ancora esistono in materia di riconoscimento di scelte individuali sull'orientamento sessuale e l'identita di genere. Molti paesi, come la Francia, hanno da tempo compiuto - conclude l'assessore - un lungo cammino in questa direzione e, tuttavia, ogni lunga marcia comincia con un primo, in questo caso, significativo passo".
La legge, tra le altre cose, pone l'accento sull'uguaglianza di opportunita nell'accesso ai percorsi formativi e vieta ai titolari di esercizi pubblici e di attivita commerciali di rifiutare, senza un legittimo motivo, le prestazioni del proprio esercizio in base alle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale. (af)