NOTIZIE CINEMATOGRAFICHE DI FILM A CARATTERE TRANSESSUALE E TRANSGENDER
18/07/2006

Filmografia
a cura di Giulia (salvo dove diversamente indicato)

Notizie:

BOYS DON'T CRY


Titolo originale: Boys don't cry
Nazione: USA
Anno: 1999
Genere: Drammatico
Durata: 1h e 54'
Regia: Kimberly Peirce
Sito ufficiale: www.boysdontcry.com
Attori Protagonisti: Hilary Swank, Chloe Sevigny
Cast: Peter Sarsgaard, Brendan Sexton, Alison Folland, Alicia Goranson, Matt McGrath, Rob Campbell, Jeannetta Arnette
Produzione: Fox Searchlight Pictures
Distribuzione 20th Century Fox

TRAMA
Brandon Teena è un ragazzo appena arrivato a Falls City: in breve diventa il più desiderato fidanzato della cittadina, ma in realtà all'anagrafe Brandon Teena altro non è che Teena Brandon. La storia vera e tragica di un ragazzo ftm americano.

QUALCHE COMMENTO
Tre sono le fasi in cui questo film si divide, tre le sensazioni - forti, assolute, dirompenti - che trasmette allo spettatore.
Si comincia con la conoscenza del personaggio di Brandon, ventunenne intraprendente e ribelle che "il problema" lo vuole risolvere a modo suo, semplicemente vestendo i panni del maschio che suo malgrado non è, sempre troppo in bolletta per poter puntare ad una terapia ormonale e chirurgica estremamente costosa in U.S.A.; la sua voglia di vivere, il suo trasporto verso ogni ragazza carina che gli sorride, lo portano via via sulla strada di esperienze ed incontri sempre più ingarbugliati , in un susseguirsi spesso improvviso di eventi, vissuti come gratificanti in quanto simboli di un'appartenenza sociale e di un'accettazione mai totalmente provate in precedenza. E qui la prima sensazione: di ansia, un'ansia che ti invade prorompente e ti fa assistere attento allo sviluppo della storia, impossibilitato a goderti empaticamente i pochi attimi di serenità rubati dal protagonista alla sua squallida vita perché senti, sai che questo breve istante di amore, di buoni sentimenti, di pace è solo il preludio di una tragedia che sta per compiersi, dopo la quale NIENTE sarà mai più uguale a prima. Mai più.
Fase due: il disastro. I tuoi occhi osservano i presunti amici che dopo botte e calci e insulti sbattono Brandon in un'auto e lo stuprano; le tue orecchie ascoltano le loro risate ed i reciproci incitamenti gioiosi, di rivalsa, quasi che un'azione tanto meschina assurga nelle loro menti perverse ad un "colpo di spugna", un sistema per rimettere finalmente le "cose a posto", per ristabilire l'ordine "naturale" della società.
La sensazione che ne deriva è una raggelante impotenza , una sorta di stand-by psico-fisico spossante. La rabbia che ti assorda dentro, sull'incalzare delle preghiere e delle urla di Brandon, ti porta quasi a non resistere, a desiderare di non essere lì, a scappare fuori e lasciarti tutta quella sofferenza alle spalle; desideri solo allontanarti e dimenticare, o almeno convincerti che è tutta una finzione, che in realtà nessuno ha vissuto un'esperienza tanto drammatica ad epilogo di una vita già tanto tormentata. Ma ovviamente così non è.
L'ultimo atto vede Brandon che prova a lasciarsi alle spalle la violenza appena subita scappando via da un ambiente degradato che genere quasi solo brutture e delinquenti. Il piano è di farlo con Lei, l'unica persona che lo ama ; ma qualcosa va storto, e la minaccia di una denuncia riporta i due carnefici alla loro vittima, che finisce uccisa in una notte di sangue assieme all'amica, colpevole di averlo ospitato.
Sei svuotato - al termine della proiezione -, non ti senti più in grado di affrontare alcunché, ti pervade una sensazione di cupa impotenza, di sconforto assoluto, sordo, che quasi ti ottenebra i sensi nel tentativo di proteggerti dal mondo esterno che ti appare, TUTTO, assolutamente ostile.
Da segnalare la magistrale interpretazione dell'"attrice" protagonista, candidata all'oscar e vincitrice di numerosi riconoscimenti internazionali.
Recensione a cura di
Matteo Manetti
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LA MOGLIE DEL SOLDATO

Titolo originale : The Crying game
Nazione : Gran Bretagna
Anno di produzione :1992
Genere : Drammatico

Regia: Neil Jordan
Sceneggiatura: Neil Jordan
Musica: Anne Dudley
Montaggio: Kant Pan
Effetti : Peter Hutchinson
Prodotto da: Stephen Wolley - Palace e Channel Four Films
Distribuzione cinematografica: Academy Pictures (1993) - Vivivideo, De Agostini, Panarecord

PERSONAGGI E INTERPRETI
Jody: Forest Whitaker
Jude: Miranda Richardson
Fergus: Stephen Rea
Dil: Jaye Davidson

LA TRAMA
Il film narra l'intreccio psicologico dei tre personaggi principali :Jody , Fergus e Dil .
Jody è un soldato nero dell'esercito inglese preso in ostaggio da un manipolo di guerriglieri dell'IRA e durante la propria prigionia inizia uno strano rapporto di amicizia e rispetto reciproco con il proprio carceriere Fergus.
I due si scambiano pensieri e paure e Jody riesce a strappare a Fergus poco prima della propria morte la promessa di visitare la propria donna Dil e comunicarle il suo amore.
Mosso dal rimorso Fergus visita Dil senza rivelarle la propria identità , e tra i due nasce immediatamente una forte attrazione ed una forte intesa.
Il personaggio di Dil è affascinante e dolce allo stesso tempo , in cerca forse di quell'amore e di quella sicurezza che le sono stati tolti con la morte di Jody.
Il rapporto tra Fergus e Dil sembra evolversi per il meglio quando durante il loro primo incontro fisico , Fergus scopre che Dil non è una vera donna, e reagisce violentemente colpendo Dil e abbandonandola in lacrime
L'iniziale rifiuto di lui ferisce fortemente Dil già provata dalla propria condizione di solitudine, ma proprio mentre il loro rapporto sembra nuovamente andare per il meglio ,l'intervento di Jude compagna di Fergus all'interno del movimento rivoluzionario, e la volontà di lei di riportare Fergus ai doveri della causa civile, dividono nuovamente i due protagonisti costringendo Fergus alla prigione , non senza però il supporto di Dil che attende la scarcerazione del suo uomo nella speranza di poter vivere finalmente la propria storia d'amore.

QUALCHE COMMENTO
Il film , accompagnato dall'indimenticabile canzone di Boy George, unisce la triste e non semplice tematica del terrorismo irlandese alla tematica dell'amore nella vita dei transessuali.
L'incontro tra una ragazza transessuale ed un uomo ignaro della situazione della donna che ha davanti è trattato con realismo ma anche con molta dolcezza e speranza.
Dopo un primo impatto non facile , l'amore tra i due personaggi riesce a superare la difficile barriere imposte dal sesso biologico di Dil, situazione che purtroppo non poche transessuali affrontano quotidianamente e che porta spesso a frustrazione e a solitudine.
Il bisogno di affetto , fortemente sentito dalle persone transessuali costrette spesso a condizioni di vita non facili, induce talvolta in gravi errori e a pesanti compromessi , ma l'aumento di coppie felici composte da transessuali post e pre op è indice di una sempre più crescente libertà da parte delle persone nel vivere e manifestare sentimenti di amore ed affetto nei confronti di chi è diverso dai modelli imposti dalla società.
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LA MIA VITA IN ROSA


CAST TECNICO ARTISTICO
Titolo originale: ma vie en rose
Regia: Alain Berliner
Sceneggiatura: Alain Berliner, Chris Vander Stappen
Costumi: Karen Muller Serrau
Musica: Dominique Dalcan
Montaggio: Sandrine Deegen
Effetti speciali: Sparx
Prodotto da: Carole Scotta
Durata: 85'
(BELGIO, 1997)
Distribuzione cinematografica: CECCHI GORI GROUP

PERSONAGGI E INTERPRETI
Ludovic: Georges Du Fresne
Hanna: Michèle Laroque
Pierre: Jean-Philippe Ecoffey
Elisabeth: Hélène Vincent

TRAMA
Il film inizia con la comparsa del piccolo Ludovic alla festa organizzata dal quartiere per accogliere la sua famiglia, trasferitasi in città da poco, un'entrata sconvolgente che pone fin da subito le basi di autoconsapevolezza della propria diversità di un bambino di sette anni : il piccolo, si presenta infatti truccato e con i tacchi a spillo rosa.
Lo sconcerto generale è nettamente percepibile e rappresenta fin da subito le avversità che sia Ludovic che la sua famiglia dovranno affrontare. Discriminazione a scuola, violenza da parte dei compagni, indifferenza da parte della società circostante ed incomprensioni da parte dei propri familiari, sono problemi non facili cui il piccolo Ludovic , dovrà tener testa . Così come la cotta per l'amico del cuore, che lo porterà ad esporsi con affermazioni decise e spontanee quali: Io sposerò il mio amichetto quando non sarò più un maschio.
Ma il vero problema di Ludovic è forse proprio il fatto di essere semplicemente sé stesso e di non riuscire a comportarsi diversamente, atteggiamento che lo porta quasi alla disperazione, in cerca di improbabili giustificazioni scientifiche al proprio modo di essere, che lo trasporta in un mondo di sogni in cui , almeno, non gli viene negato il desiderio di essere sé stesso identificandosi in Pam suo personaggio televisivo preferito allegro e sbrilluccicante trovando conforto esclusivamente nella nonna unica sostenitrice di quella diversità tanto temuta.
Ma nonostante le continue , fortissime pressioni da parte dei genitori, che tentano in tutti i modi di piegare la spontaneità del bambino tagliandogli i capelli e soprattutto del quartiere che rifiuta la sua diversità ,il piccolo Ludovic e la sua famiglia, pur scendendo a compromessi, costretti a cambiare città , troveranno la forza di rimanere uniti nel rispetto dell'individualità di questo piccolo sognatore, che desidera soltanto essere una femminuccia e poter trasformare i propri sogni in realtà.
Il film si conclude, quindi, con l'incontro con la piccola Christine e la sua famiglia, la bimba infatti riuscirà a dimostrare a ludovic che non è solo nel suo mondo di libertà e di sogni e scambiandosi i vestiti per un attimo riusciranno a realizzare il loro sogno di diversità

QUALCHE COMMENTO
La mia vita in rosa è un film che affronta con un profondo rispetto un tema che potrebbe risultare scabroso e magari difficile da affrontare in altri termini. E tale scelta gli ha meritato il Golden Globe (il tradizionale premio assegnato dai critici attivi in Usa) quale miglior film straniero nel 1998 .Il film propone infatti ,in maniera garbata, un tema non facile come quello del transessualismo , in un' ottica del tutto nuova e soprattutto affrontando un periodo non semplice ma spesso trascurato della vita delle persone transessuali : l'infanzia.Per il piccolo protagonista non esistono tabù ma
semplicemente la consapevolezza di voler essere se stesso e di esprimere le proprie sensazioni , ed ovviamente tanta sincerità e tanto coraggio trovano forti ostacoli in una società abituata a rifiutare il diverso e profondamente legata ai luoghi comuni.
E' importante anche sottolineare le profonde frustrazioni cui sono vittime i familiari del piccolo, situazioni anche queste frequentissime che spesso impediscono a molte famiglie di seguire l'evoluzione e le scelte assai complicate dei propri figli transessuali e che rendono ancora più difficile il percorso di chi desidera soltanto essere se stesso e realizzare i propri sogni.
Ma la positività di questo film lascia spazio proprio alla speranza che tante famiglie abbiano il coraggio di rispettare l'amore per i propri figli , e che sempre più persone transessuali godano della libertà di essere se stessi e trovino la forza di lottare contro un mondo non facile ma in cui non bisogna rinunciare alla propria vita,
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PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO



Titolo originale : The adventures of Priscilla, queen of the desert
Nazione : Australia
Anno di produzione :1994
Genere : Commedia/Musical
Regia: Stephan Elliott
Sceneggiatura: Stephan Elliott
Musica: Artisti vari
Fotografia : Brian J. Breheny
Prodotto da: Al Clark, Michael HamlynDistribuzione cinematografica: Lucky Red - Columbia Tristar Home Video, Deltavideo

PERSONAGGI E INTERPRETI

Bernadette: Terence Stamp
Felicia : Guy Pearce
Mitzi : Hugo Weaving

TRAMA
Cosa succede quando due drag queen ed una transessuale operata , con un passato da drag, decidono di attraversare l'Australia con un pullman rosa straripante di parrucche, abiti da scena e fondotinta?
Ed ecco le avventure di Priscilla, eccentrico film girato in una straordinaria Australia in cui Felicia, irrequieto ragazzo dalla parrucca facile, Mitzi, padre di un bimbo che non conosce la verità sul lavoro del padre, ed affidato da tempo alla madre, e Bernardette neo donna rimasta vedova dopo la morte del giovane marito, si muovono per il deserto in cerca di “un ‘isola felice” in cui potersi esibire e trovare finalmente il proprio equilibrio.
In questo lungo viaggio , si scontreranno tra di loro , evidenziando le sostanziali differenze delle loro scelte di vita e dei loro percorsi, accomunati dalla diversità ma anche profondamente disuguali.
Incontreranno personaggi diversi e stranamente troveranno maggiore accettazione tra le tribù indigene incapaci di giudicarle duramente come la società civilizzata che le umilierà e cercherà di renderle vittima di violenza. E finalmente ognuna di loro troverà dopo questo lungo cammino ciò che cercava: Mitzi troverà l'affetto ed il rispetto del proprio figlio, Bernardette il grande amore cercato per anni, e Felicia imparerà a rispettare un po'di più gli altri ed anche se stessa.

QUALCHE COMMENTO
Si ride e si canticchia in questo coloratissimo film , che ci ricorda tante indimenticabili musiche degli anni settanta, ma si riflette anche sulla difficoltà di alcune scelte, e non a caso il personaggio forse più triste del film è Bernardette, unica ad aver intrapreso la transizione definitiva, un cammino quasi infinito come i grand canyon australiani in cui sembra perdersi in cerca di una pace sempre cercata e difficilmente trovata, ma oltre per la tristezza è un personaggio che si caratterizza per l'incredibile forza : la forza di affrontare la violenza quotidiana, e la discriminazione, ed alla fine forse troverà nel suo compagno, non bello né giovane , la risposta alle sue ricerche, un amore che la rassicuri e le dia la serenità ricercata a lungo.
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PRINCESA


Titolo originale : Princesa
Nazione : Italia/Gran Bretagna/Francia/Germania
Anno di produzione :2001
Genere : Drammatico
Regia: Henrique Goldman
Prodotto da: Parallax Pictures
Distribuzione cinematografica: Bim Distribuzione

PERSONAGGI E INTERPRETI

Princesa: Ingrid de Souza
Carin :Lulu Pecorari
Gianni : Cesare Bocci

TRAMA
E' la storia di Fernanda, transessuale brasiliana, scappata dal proprio paese come tante sue connazionali , in cerca della libertà, di una vita migliore, e della propria realizzazione come donna.
Ma l'Italia , terra di salvezza per tante transessuali sudamericane, non offre niente di buono se non un posto sul marciapiede e la protezione di una transessuale italiana, che presa a cuore Fernanda ,la ospita in casa propria forse per combattere quella solitudine che neanche i soldi e le pellicce riescono a colmare.
E mentre la migliore amica di Fernanda sprofonda nel vortice della droga, lei trova l'amore di un uomo benestante che decide di mollare la propria famiglia e creare un nuovo futuro con Fernanda, aiutandola perfino ad affrontare l'intervento.
Ma la vita normale, gli sguardi di tutti i giorni di chi intuisce l'ambiguità di Fernanda, e la consapevolezza di aver distrutto una famiglia, confondono la giovane transessuale, indecisa anche per l'intervento finale.
Alla fine la strada si dimostrerà l'ambiente più sicuro ed è lì che Fernanda tornerà lasciando l'amore ed una vita da donna per cui forse non era ancora pronta.

QUALCHE COMMENTO
Il film analizza alcuni degli aspetti più spiacevoli del transessualismo : quali la prostituzione e la disperata immigrazione dei transessuali sudamericani nel nostro paese, e affronta anche argomenti poco confortanti come il comportamento della polizia ( il classico abuso di potere ), e lo sfruttamento che alcune transessuali, italiane e non, esercitano sulle proprie simili ponendosi come dei veri e propri protettori.
E' decisamente triste la scelta finale della protagonista : la difficoltà nell'affrontare una vita normale, il rifiuto verso una realtà che per tanti anni si è desiderato ma che alla fine spaventa più dei clienti di tutte le notti trascorse sul marciapiede.
Infine, il film è tratto dalle vicende dell'omonimo romanzo di Fernanda Farias De Albuquerque , incarcerata nella prigione Rebibbia , preziosa testimonianza di una vita dura e di uno spaccato realistico e triste della vita transessuale.
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ORLANDO


Titolo originale : Orlando
Nazione : Gran Bretagna\Francia
Anno di produzione :1992
Genere : Allegorico
Regia: Sally Potter
Sceneggiatura: Sally Potter
Musica: Bob Last, David Motion, Sally Potter
Fotografia : Alexei Rodionov
Montaggio : Herve Schneid
Prodotto da: Adventure Pictures LTD-Mikado Film
Distribuzione cinematografica: Mikado Film 

PERSONAGGI E INTERPRETI

Orlando: Tilda Swinton
Shermeldine : Billy Zane

TRAMA

QUALCHE COMMENTO
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UN ANNO CON TREDICI LUNE

cover
Titolo originale : In einem Jahr mit 13 Monden
Nazione : Germania
Anno di produzione :1978
Genere : Drammatico

Regia: Reiner Werner Fassbinder
Sceneggiatura: Reiner Werner Fassbinder
Costumi: Reiner Werner Fassbinder
Montaggio: Reiner Werner Fassbinder
Musica: Peer Raben .
Prodotto da: Tango film

 PERSONAGGI E INTERPRETI

Elvira Weishaupt: Volker Spengler
Zora: Ingrid Caven
Anton Saitz :Gottfried John
Irene : Elisabeth Trissenar

TRAMA
Si tratta di un film estremamente drammatico , sicuramente difficile da seguire, incentrato sulle vicende infelici della protagonista Elvira , donna transessuale post op , e del suo difficile rapporto con la società.
La sofferenza dovuta alla propria condizione forzata di solitudine la porta a compromessi con il mondo intero per riuscire a trovare affetto , comprensione o semplicemente un contatto fisico.
E così nonostante l'intervento di cambiamento di sesso le abbia ormai garantito un ‘identità di donna , Elvira si ritrova a travestirsi da uomo nella speranza di adescare qualche giovane, azione questa, che la porterà ad essere malmenata, subendo l'ennesima delusione, l'ennesimo maltrattamento.
Gli ultimi anni di vita di questa donna “diversa” trascorrono in cerca di un amore, che neanche l'intervento è riuscito a regalarle, e proprio nei suoi ultimi giorni ripercorre i luoghi significativi della propria esistenza, tra cui il mattatoio in cui aveva lavorato per anni prima dell'intervento, ed in cui rivive i drammatici momenti dell'uccisione delle bestie da macello.
Ma l'amarezza di una vita in solitudine ed umiliante la portano a decidere per una chiusura definitiva con il mondo che non la accetta e che la costringe alla solitudine, ed Elvira incapace di colmare il vuoto creatosi intorno a sé stessa decide quindi di togliersi la vita .

QUALCHE COMMENTO
 E' sicuramente uno dei film più tristi e drammatici del maestro Fassbinder ma anche uno dei più crudi sulla tematica transessuale.
L'impatto sociale della protagonista è qui rappresentato in maniera decisamente negativa : solitudine , abbandono , violenza, sono aspetti reali della vita di molti transessuali.
Il film aiuta , anche se in maniera molto dura, a riflettere anche su una scelta importante e difficile come quella dell'intervento finale, e sulle catastrofiche conseguenze , che possono presentarsi , quando lo si affronta senza una piena consapevolezza dell'importanza e dell'irreversibilità di questo passo.
Il film non si pone come obiettivo di stabilire se Elvira abbia affrontato la scelta di essere una donna a tutti gli effetti in maniera come una scelta realmente adeguata al proprio modo di essere, ma è importante che l'intervento non rappresenti la soluzione a mille problemi, molti dei quali rimangono comunque presenti nella vita di tutti i giorni anche dopo l'intervento , ma aiuti ad acquisire quella sicurezza necessaria nella vita di tutti i giorni , in cerca di quella serenità che è l'obiettivo primario di ogni individuo.
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FRANKIE E BEN UNA COPPIA A SORPRESA


Titolo originale: Tardes de Gaudì
Nazione: Spagna
Anno: 2001
Genere: Commedia
Durata: 88'
Regia: Susan Seidelman
Cast: Judy Davis, Marcia Gay Harden, Lili Taylor, Juliette Lewis
Produzione: Antenna 3 Televisiòn, Lolafilms S.A., Via Digital
Distribuzione: Filmauro

TRAMA:
Cassandra Reilly è una giovane viaggiatrice senza fissa dimora. A Barcellona casualmente incontra Frankie, una donna che si rivelerà transessuale e che le propone di aiutarla a trovare suo marito, che in realtà...

QUALCHE COMMENTO
Trama basata sulla tipica "commedia degli equivoci". Pur con i toni della commedia tratta sia la tematica transgender mtf sia quella "lesbica butch" in odore di "transessualità" con garbo ed un'ironia mai offensiva. Anche le scene più banali, poco credibili e stereotipate (lei che viene scoperta a fare la pipì in piedi) sono inserite in un contesto tale da far solo sorridere sulla condizione trans, senza mai cadere nella volgarità di certi film italiani. Brava, bravissima Marcia Gay Harden, nel ruolo della trans. Tanto brava che se non fosse conosciuta sarebbe tranquillamente passata per una trans vera - forse un po' troppo marcata.
recensione a cura di Mirella Izzo
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LE DONNE NON SONO TUTTE UGUALI


Titolo originale : Different for girls
Nazione : Gran Bretagna
Anno di produzione :1997
Genere : Commedia

Regia: Richard Spence
Sceneggiatura: Tony Marchant
Musica: Stephen Warbeck
Fotografia : Sean van Hales
Effetti : Peter Hutchinson
Prodotto da: First Look Pictures
Distribuzione cinematografica: Cecchi Gori 

PERSONAGGI E INTERPRETI
Kim: Steven Mackintosh
Paul : Rupert Graves

TRAMA
Il film affronta lo scontro\incontro tra due realtà opposte, tra due personaggi apparentemente incompatibili accomunati soltanto da un ‘amicizia adolescenziale molto forte che vede il piccolo , indifeso ed effeminato Karl , vittima di scherno da parte dei compagni, a rifugiarsi nella protezione del buletto Paul.
Ma sarà soltanto dopo alcuni anni che i due protagonisti si rincontreranno rivelandosi per ciò che sono diventati crescendo e dimostrando le proprie paure.
Così Paul , divenuto un uomo difficile, attaccabrighe , sempre in giro in cerca di lavoro, non trova davanti a sé l'amico e compagno di scuola Karl , ma la triste e graziosa Kim, ovvero una donna transessuale che ha scelto la strada dell'intervento per realizzare il proprio sogno di felicità.
L'impatto iniziale tra i due personaggi non è di facile, Paul è decisamente scontroso e rude mentre Kim è invece una donna riservata ed estremamente cauta nei rapporti sociali a causa della propria condizione.
Tra i due però nasce un rapporto di amicizia e curiosità che porta Kim ad aprirsi maggiormente coinvolgendo Paul , incuriosito dal cambiamento fisico di Kim.
Non ne verrà fuori purtroppo una storia d'amore ma forse alla fine di questa riscoperta entrambi i protagonisti avranno imparato uno ad accettare la diversità l'altra ad affrontare la vita e la propria consapevolezza di transessuale.

QUALCHE COMMENTO
La scelta di un attore uomo nella parte di una transessuale è una scelta frequente nei film che affrontano questo genere di tematiche, e ritengo che talvolta , come forse in questo caso i risultati sono comunque apprezzabili, talvolta per comprendere le reali problematiche dei transessuali è molto più importante trascurare la perfezione estetica, che in un'attrice donna , risulterebbe più semplice ma non sempre vicina alla realtà dei transessuali, e puntare maggiormente sull'interiorità dei personaggi.
Uno dei luoghi comuni cui spesso sono vittime consapevoli i transessuali mtf è proprio una perfezione esteriore , ed un ideale di bellezza che li costringe ad una vita nell'ombra o a compromessi di tipo chirurgico , fin troppo esasperanti. Essere transessuali non si identifica con l'essere una donna perfetta e assolutamente irriconoscibile dal mondo esterno come transessuale , ma piuttosto accettare il proprio essere diverso, iniziare un percorso , viverlo con serenità cercando nella maniera più corretta ed intelligente di modificare il proprio corpo, accettandone però i risultati con la massima serenità e non temendo lo scherno spesso frequente di chi “ si accorge “ di qualcosa di strano nel nostro modo di essere, muovendoci quindi per il mondo fiere di ciò che si è e dei propri obiettivi raggiunti.
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JIMMY DEAN JIMMY DEAN

locandina non disponibile

Titolo originale : Come Back to the Five and Dime, Jimmy Dean, Jimmy Dean
Nazione : Usa
Anno di produzione : 1982
Genere : Drammatico
Regia: Robert Altman
Sceneggiatura: Ed Graczyk
Fotografia : Pierre Mignot
Montaggio: Jason Rosenfield
Musica: Allan F. Nicholls
Prodotto da: Sandcastle 5 Productions / Viacom Enterprises
Distribuzione video: General Video, San Paolo Audovisivi, Cecchi Gori Home Video

PERSONAGGI E INTERPRETI
Mona: Sandy Dennis
Joanna: Karen Black
Juanita:Susie Bond
Sissy : Cher
Joe : Mark Patton
Edna Louise : Martha Eflin

TRAMA
Il film narra del raduno di un gruppo di accanite fans di James Dean, presso uno sperduto drugstore in Texas, nello stesso paese il cui il loro mito aveva girato circa vent'anni prima le riprese del cult Il Gigante.
L'incontro tra le protagoniste del film si sviluppa in bilico tra un presente amaro e deludente in cui ciascuna di loro sembra aver vissuto gli ultimi anni della propria vita come un totale fallimento ed il passato , rivisitato tramite un gioco di specchi presenti nel locale in cui ha sede il raduno, fatto di sogni e aspirazioni, ed in cui la passione per James Dean permetteva loro di sopravvivere alle tristezze della vita.
Unica figura inizialmente misteriosa ed irriconoscibile del film è la bella Joanna, che si distingue dal resto del gruppo per quel suo fare da donna di città elegante e raffinata, in netta contrapposizione con la semplicità e l'amarezza della altre figure femminili.
Pressata da innumerevoli domande e dalle continue farneticazioni di Mona sulla presunta paternità del figlio di lei da parte di James Dean in persona, Joanna rivelerà la propria identità di transessuale operata, rivelandosi come Joe il giovane ragazzo , unico maschio del fanclub , vittima in quegli anni di ricordi di violenze sessuali e sopprusi da parte di tutto il villaggio.
E tra mille amarezze e vaneggiamenti si concluderà questo incontro, fatto di tristezza , rimpianti , confessioni , e piccole rivincite, in cui tanti sogni sono stati infranti ed una realtà difficile da rivelare, alla fine prende il sopravvento.

QUALCHE COMMENTO
E' un film quasi interamente al femminile, con personaggi tristi ma a tratti anche ironici, in cui le paure di ciascuna delle protagoniste vengono a galla quasi al termine del film evidenziando la fragilità di ciascuna di loro, reso ancora più suggestivo dall'ambientazione teatrale in un unico ambiente con un grande specchio che permette alle protagoniste di rivisitare il proprio passato.
La figura di Joanna è quella forse più positiva, unico tra tutti i personaggi ad avere vinto il proprio destino raggiungendo i propri obiettivi e realizzando sogni più concreti e reali del resto del gruppo.
E' evidente il senso di rivincita di questa neodonna, che torna alle origini , nei luoghi in cui era stata vittima di umiliazioni, per mostrare ciò che è diventata , e che in poco tempo smaschera la falsità di chi le sta in torno , condannando l'atteggiamento di chi non le ha dato rispetto e l'ha costretta alla fuga in cerca della propria dignità.
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A WONG FOO  


 

Titolo originale : To Wang Foo, thanks for everything, Julie Newmar

Nazione : USA

Anno di produzione :1995

Genere : Commedia

Regia: Beeban Kidron
Sceneggiatura: Douglas Carter Beane
Fotografia: Steve Mason
Montaggio: Andrei Mondshein

Musica: Rachel Portman

Prodotto da: G. Mac Brown – Amblin Entertainment

 

PERSONAGGI E INTERPRETI  

TRAMA

Tre drag-queen , due veterane del palcoscenico ed una ancora alle prime armi , si ritrovano in una singolare avventura alla volta di Hollywood , dove le aspetta il concorso della Drag-queen dell'anno.
E' così che Vida Boheme, Noxeema Jackson e Chi Chi Rodriguez si ritrovano tra parrucche e abiti stratosferici ed una sgangherata Cadillac ad affrontare la polizia durante il loro viaggio e a fare i conti con la realtà di un piccolo paese, dove inaspettatamente troveranno gente rispettosa della loro condizione ed in parte anche bisognosa di un pizzico della loro grinta e della loro allegria.
Così Vida riuscirà a salvare Carol da un marito violento, Noxeema troverà nell'anziana Beatrice una valida amica con cui condividere la passione per i vecchi dischi, e Chi Chi troverà l'amore e con il loro aiuto tutte le donne del paese riscopriranno quella femminilità che con la vita di provincia da tempo avevano messo da parte.
Alla fine tutto il paese prenderà le parti delle tre drag , salvandole dalle grinfie della polizia  , ormai giunta sulle loro tracce ,e le tre protagonista riusciranno a raggiungere il concorso con il trionfo finale della giovane Chi Chi .

QUALCHE COMMENTO
Allegro e colorato , questo film nato sulla scia di Priscilla, forse meno incisivo di quest'ultimo è comunque piacevole e sempre valido stimolo alla tolleranza.
Il messaggio fondamentalmente è quello classico ma sempre valido di non soffermarsi mai all' apparenza , e di aspettarsi anche grandi cose da chi ci appare strano soltanto perchè diverso da noi nell'abbigliamento o nelle scelte di vita.
I tre personaggi sono insoliti , sopratutto per i ruoli rivestiti in passato dai tre attori, due machi del cinema come Snipes e Swayze  con parrucca e abiti firmati Dior , fanno decisamente sorridere , ma non per questo deludono anzi, creano delle piacevoli varianti sul tema.
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FLAWLESS - SENZA DIFETTI

Titolo originale : Flawless 

Nazione : USA

Anno di produzione : 1999

Genere : Drammatico
Regia: Joel Schumacher

Prodotto da: Tribeca Production

Distribuzione cinematografica: Cecchi Gori

 

 

PERSONAGGI E INTERPRETI  

Walt Koontz : Robert De Niro

Rusty Zimmerman : Philip Seymour Hoffman

 

TRAMA

Il film narra della nascita di una strana amicizia tra due individui completamente diversi e ben lontani dall'idea di poter entrare a contatto l'uno col mondo dell'altro:

Walt è il classico marine in pensione : severo , saldamente legato alla mentalità militare, abituato a gestire la propria vita in maniera forte e decisa, Rusty invece è un maestro di musica e soprattutto una drag queen con aspirazioni da transessuale, ironico e triste al contempo sogna che l'intervento lo trasformi in un essere perfetto e risolva tutti i suoi problemi sentimentali e familiari .

I due , inquilini dello stesso stabile, si detestano reciprocamente ma un giorno l'improvviso ictus di Walt li costringe a scontrarsi e finalmente ad incontrarsi sul piano affettivo.

E'così che Walt abbattuto dal proprio stato di indigenza trova in Rusty un esempio da seguire nella lotta di tutti i giorni per riemergere dall'emarginazione e dalla solitudine, ed accettando gradualmente le sue stranezze arriverà al punto di difenderlo dal suo compagno violento e consigliarlo in merito alle sue scelte future .

QUALCHE COMMENTO

Fa sorridere e fa riflettere questa commedia ricca di colori, vedi gli scontri tra le “ fazioni “ opposte di drag queen per l'elezione della drag dell'anno, e anche di momenti tristi che fanno ancora una volta riflettere sull'emarginazione e sull'accettazione della diversità.

De Niro interpreta nuovamente il ruolo, a lui ormai congeniale , del duro in divisa col cuore tenero, che trova complicità e rispetto proprio nell'ultima persona da cui si sarebbe aspettato sincerità, correttezza e rispetto.

Il sogno dell'intervento per Rusty rappresenta un obiettivo forse lontano, forse troppo mitizzato, e troppo difficile da raggiungere, ma è in qualche maniera l'unico modo per arrivare alla perfezione e sgravarsi delle sofferenze che il suo status gli ha imposto : un sogno di bellezza e di libertà che un giorno, forse , potrebbe divenire realtà.
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M. BUTTERFLY

Titolo originale : M. Butterfly

Nazione : Canada - USA

Anno di produzione : 1993

Genere : Drammatico 

 

Regia: David Cronenenberg

Sceneggiatura : David Henry Hwang

Fotografia : Peter Suschitzky

Musiche : Howard Shore

Prodotto da: Geffen Pictures

Distribuzione cinematografica: Warner Bros

 

PERSONAGGI E INTERPRETI

Renè Gallimard : Jeremy Irons

Song Liling : John Lone

Jeanne Gallimard : Barbara Sukowa 

 

TRAMA

Tratto dall'opera teatrale d Henry Hwang, il film racconta della storia d'amore tra un funzionario dell'ambasciata francese a Pechino ed una misteriosa attrice di teatro cinese: Song Liling .

Come folgorato dal fascino della donna, Gallimard abbandona amici , moglie e amante, si immerge totalmente nell'amore si  avvicina sempre di più alla cultura cinese a favore anche della propria ascesa politica.

La storia andrà avanti per anni, ma nonostante il successo conseguito Gallimard dovrà scontrarsi con la verità : la donna pudica e riservata di cui è follemente innamorato in realtà è un uomo, una spia dei servizi cinesi che per anni è riuscita ad estorcere a Gallimard informazioni presioze e riservate.

Screditato, deriso e ridotto in povertà, privato anche del suo grande amore, Gallimard morirà suicida in prigione, distrutto dall'ossessione per quell'amore tanto idealizzato quanto falso e traditore.

 

QUALCHE COMMENTO

Il film evita qualsiasi riferimento alla tematica transessuale,  il personaggio di Song Liling presenta infatti motivazioni strettamente politiche legate al proprio travestimento e all'assunzione del ruolo di donna nel rapporto con Gallimard.

E' però affrontato in maniera molto intensa l'attaccamento di Gallimard per questo personaggio ambiguo e misterioso, che finisce per essere la sua rovina conducendolo alla pazzia, alimentando l'illusione di una donna pura e perfetta che nasconde in realtà menzogna ed interesse.
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STONEWALL

Titolo originale : Stonewall

Nazione : Gran Bretagna

Anno di produzione :1995

Genere : Drammatico

 

Regia: Nigel Finch
Sceneggiatura: Rikki Bearle Blair

Musica: Michael Kamen

Montaggio: John Richards

Prodotto da: Christine Vachon

Distribuzione cinematografica: Mikado Film- Mondatori Video

 

PERSONAGGI E INTERPRETI

La  Miranda : Guillermo Diaz
Matty : Frederich Weller

Bostonia : Duane Boutte
Vinnie : Bruce Macvittie

Ethan : Brendan Corbalis 


TRAMA
Il film narra le vicende relative all'episodio riconosciuto universalmente come la nascita del movimento omosessuale, in occasione del quale un gruppo di transessuali, travestiti ed omosessuali scatenarono una rivolta davanti un rinomato locale gay del Greenwich Villane a New York contro la polizia locale che da tempo li angustiava con frequenti violenze e sopprusi.
Il tutto avviene narrando le vicissitudini di alcuni protagonisti di quel momento storico: la giovane La Miranda che crea una forte amicizia col provinciale Matty arrivato a New York in cerca della libertà, e deciso in seguito ad intraprendere e battaglie per i diritti delle minoranze, la trasgressiva Bostonia, innamorata del piccolo boss Vinnie , tentato dal distruggere un rapporto così compromettente ma legato da un forte sentimento di amore che lo porterà al suicidio.

QUALCHE COMMENTO
Tratto liberamente dal libro “Stonewall” di Martin Dobermann, il film narra di un momento storico chiave nella lotta per la liberazione degli omosessuali e di tutte le vittime di discriminazione sessuale : il 28 giugno 1969 ha segnato l'inizio di un'era che ha poi permesso che tante cose cambiassero nella vita di chi vive una scelta sessuale diversa da quella impostagli dalla società.
Il film riesce abilmente a mescolare ironia e profonda amarezza, sino all'esplosione finale che rappresenta quasi la liberazione da quella realtà dura e asfissiante che opprime la vita di tutti gli interpreti quotidianamente ,  tra musica e momenti di grande commozione.
Il film fu presentato anche a Venezia nella sezione “ Finestra sulle immagini “  e sfortunamente il regista Nigel Finch morì poco prima che il film arrivasse nelle sale, stroncato dall'Aids.
All'evento dello Stonewall è infine legato il personaggio storico di Silvia Rivera una di quelle donne transessuali che vissero sulla propria pelle quel momento, morta appena l'anno scorso, la Rivera era riuscita negli ultimi anni dopo un passato difficile a riprendere il proprio impegno creando una casa di accoglienza per transgender ed homeless, ed aveva mosso aspre critiche verso il movimento omosessuale americano che subito dopo la rivolta dello Stonewall l'aveva ripudiata in quanto transessuale, prostituta e tossicodipendente, rendendola vittima di quegli stessi pregiudizi contro cui aveva già combattuta 30 anni prima.
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